Il deputato del Pd ieri a Soriano nel Cimino per la Notte bianca della legalità nelle scuole.
“La lotta per affermare la legalità e i suoi principi è indispensabile se vogliamo un Paese capace di pensare al benessere, alla coesistenza sociale e alle opportunità diffuse per tutti. Senza rispetto delle leggi non c’è futuro. Celebrare un simile appuntamento dentro una scuola significa parlare di un impegno comune reciproco per riaffermare la convivenza civile nel rispetto delle regole”. Alessandro Mazzoli, deputato del Partito democratico, ha partecipato ieri sera alla seconda edizione della Notte della legalità, organizzata a Soriano nel Cimino all’interno scuola secondaria di I grado E. Monaci. Un appuntamento che ha concluso un anno di lavoro delle scuole di Soriano, Vignanello, Vallerano e Orte.
“Mi ha fatto molto piacere ricevere questo invito perché – ha detto Mazzoli agli studenti e alle loro famiglie – affrontare temi come questi e farlo insieme a ridosso del 23 maggio assume un significato enorme: nel ’92 quel giorno ha cambiato l’Italia. Il centro di cultura scientifica di Erice registrò un piccolo sisma, in realtà si trattava dell’esplosione di 550 kg di tritolo che uccisero Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini scorta. Falcone era considerato principale nemico della mafia. Dopo due mesi, ancora la mafia uccise Paolo Borsellino. Furono loro due a ideare e inventare il maxi processo alla mafia: fino ad allora negli atti della magistratura la mafia non esisteva, tutti sapevano cosa fosse ma non era descritta da nessuna parte”.
“Considero questo – ha concluso – un momento di riflessione importante, non una giornata a sé bensì un percorso di riflessione che spinge a ragionare su quale contributo ciascuno di noi offre quotidianamente alla lotta contro la mafia e all’affermazione dei diritti di ogni persona. Falcone pensava che per combatterla non erano sufficienti le buone leggi ma serve la forza responsabilità e l’ impegno libero dei cittadini in grado di reagire al sopruso e di affermare la libertà di tutti. Per questo, ringrazio la dirigente scolastica, tutti gli insegnanti e i collaboratori, oltre alle forze dell’ordine per le lezioni di vita che danno alle future generazioni”.