CUI PRODEST ? Non si capisce bene chi e in che modo, dentro al Partito Democratico, ha deciso che Leopoldo Di Girolamo debba dimettersi dopo l’approvazione del Piano di Riequilibrio da parte del Viminale e dello stesso Comune di Terni.
APPALTO MENSE: PER LA PROCURA DI TERNI E’ TUTTO IN REGOLA – Il PM Raffaele Iannella ha chiesto l’archiviazione del filone dell’operazione Spada che riguarda l’appalto delle mense scolastiche alla società All Foods
M5S: “SI MANGIANO IL FUTURO E SCAPPANO” – Il Movimento 5 Stelle chiede invece che il Sindaco si dimetta prima dell’approvazione del Piano di Riequilibrio
TERNI – “Gravissimo: apprendiamo da alcuni articoli della stampa locale che il PD avrebbe intenzione di lasciare la guida della città subito dopo l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario, legando così le mani ai ternani per il prossimo decennio, indipendentemente da chi governerà”. Lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali M5S che evidenziano come “col piano di riequilibrio approvato – e con il riconoscimento dei debiti iscritti – il PD riuscirà nell’intento di legittimare gli sprechi compiuti, sottraendoli alle dirette responsabilità di chi li ha fatti e di chi ne ha ingiustamente beneficiato, contemporaneamente addossando ai cittadini il loro pagamento”.
“Il piano – continuano i 5 Stelle – sarebbe quindi attuato da un commissario, che compirà gli atti lacrime e sangue conseguenti. Tra un anno, nuove elezioni, un volto nuovo (o fresco di bucato), e via di nuovo. E se anche dovessero perdere, chiunque governerà Terni avrà le mani legate: più che un Sindaco, sarà un commissario-bis. Salvo poi addossargli le colpe: tanto gli elettori hanno la memoria corta”.
“Noi non ci stiamo – concludono i consiglieri pentastellati – il Sindaco si dimetta immediatamente, prima dell’esito del progetto del piano al vaglio del Ministero: così il Commissario potrà valutare se e quali debiti fuori bilancio accogliere”.