“Divieto della propaganda elettorale mediante affissione negli spazi normalmente destinati alle pubbliche affissioni, nelle bacheche e in altri spazi.” Al motto: ME NE FREGO attaccano i super manifesti illegittimi. Inevitabili pesanti sanzioni e ammende. Nel frattempo il maresciallone Olmi ne combina un’altra delle sue
TARQUINIA – Il “re del gas” Pietro Mencarini dovrebbe essere esperto di acqua calda (anche se le caldaie che produce un pochino meno) ma, in affanno e senza grande seguito elettorale ha dato il via alla sua campagna elettorale da subito in modo illegale.I suoi “consiglieri”, infatti, non lo hanno messo al corrente che dal trentesimo giorno antecedente le votazioni, è fatto divieto della propaganda elettorale mediante affissione negli spazi normalmente destinati alle pubbliche affissioni, nelle bacheche e in altri spazi. Siccome non è aggiornato e né tantomeno lo aiutano in questo lo facciamo noi invitando a scaricarsi un regolamento pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno dove facilmente potrà trovare risposta a tutte quelle cose che sembra davvero non conoscere. (Riservato a Mencarini, clicca e scarica)
I fatti. In queste ore il buon Mencarini (da sempre filo comunista) ha affidato le sorti della sua campagna elettorale a persone evidentemente poco accorte. Ha fatto affiggere dei super manifesti di propaganda elettorale lungo gli incroci più frequentati dagli automobilisti cittadini.
Adesso aspettiamo di vedere su questi manifesti la striscia con la scritta AFFISSIONE ABUSIVA che dovrà essere apposta dai vigili urbani che provvederanno poi ad emettere le sanzioni previste dalla legge sulle affissioni elettorali abusive che, tra l’altro, sono diventate abbastanza pesanti e con tanto di riscossione coatta.
Intanto il maresciallone omofobo Silvano Olmi ne ha combinata un’altra delle sue. Credendo di fare fessi quelli del Comitato Civico di Tarquinia e, soprattutto vantandosi di meriti non suoi (come ad esempio l’arrivo della troupe di Mediaset di Quinta Colonna) ha mandato in giro una letterina che ha prodotto già un primo interessante risultato: sarà cacciato dal comitato avendone violato i principi di imparzialità per la campagna elettorale come lo stesso maresciallone di lungo corso fece introducendo il dibattito tra i candidati sindaco organizzato dal comitato stesso.
La truppa di Mencarini sembra l’esercito di franceschiello (e non finisce qui perché…).