Stessa sorte per il medico di guardia del pronto soccorso: “L’atteggiamento a tal punto ostile della Cenci e del primario del PS, mi ha impedito di svolgere la mia funzione ispettiva”
TARQUINIA – Una campagna elettorale, quella di Tarquinia, che la dottoressa Fabiola Cenci difficilmente potrà dimenticare. Candidata con il PD, nonostante il grave conflitto previsto dal Decreto Legislativo numero 39 del 2013, ha scambiato il proprio ufficio da direttore sanitario in un ufficio elettorale dove ha continuato e continua a ricevere persone di ogni genere.
Oltre questo, come detto, la furibonda sceneggiata che l’ha vista protagonista con il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Santori giunto all’Ospedale di Tarquinia per svolgere un’ispezione dopo i nostri articoli sui lavori in corsia con tanto di pazienti ricoverati nelle stanze vicine a quelle soggette a tinteggiatura.
Il consigliere regionale, dopo le pesanti aggressioni verbali da parte della Cenci e quasi fisiche da parte del medico di guardia del Pronto Soccorso ha mantenuto fede a quanto anticipato ai carabinieri chiamati da lui stesso ad intervenire per “sedare” gli animi che si erano surriscaldati nel PD, pardon, PS.
Una denuncia minuziosa e dettagliata redatta dall’avvocato Emanuele Besi presente e testimone a tutti gli eventi di quel giorno.
Il consigliere regionale Santori ha, tra i suoi poteri, quelli ispettivi su tutti i beni di proprietà della Regione Lazio.
Cosa che non gli è stata permessa e che adesso finirà in un aula di tribunale dove i protagonisti in negativo saranno chiamati a rispondere.