La “Caritas” e gli appalti milionari per l’accoglienza dei profughi: bufera a Perugia

Edi Cicchi, assessore comunale di Perugia, ha scritto al Prefetto del capoluogo umbro per segnalare il gradimento del Comune di Perugia verso la Caritas, nell’ambito dell’appalto da 47 milioni di euro per l’affidamento del servizio di accoglienza dei migranti. Le opposizioni, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, chiedono le dimissioni dell’assessore Cicchi

M5S PERUGIA – Per il M5S, quello compiuto dall’Assessore Edi Cicchi, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, è un atto gravissimo, che richiede i dovuti interventi da parte di tutte le Autorità competenti. La Prefettura di Perugia pubblica un bando di gara europea per un importo di oltre 47 milioni di euro destinati all’accoglienza dei migranti per gli anni 2017 – 2018, presumendo che vi sarà bisogno di fare fronte a circa 3000 richieste di protezione internazionale. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione scade il 27 giugno 2017. Con lettera di ieri, 26/06/2017, avente ad oggetto: “lettera di gradimento CARITAS – Gara affidamento servizi di accoglienza”, indirizzata al Prefetto di Perugia, Dott. Cannizzaro, l’Assessore alle politiche sociali del Comune di Perugia, Edi Cicchi, esprimeva: “il totale sostegno e da parte della mia Amministrazione circa la partecipazione di CARITAS alla Gara europea a procedura aperta per l’affidamento dei servizi di accoglienza e dei servizi connessi ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”. La predetta missiva si concludeva con la seguente frase: “Certa dell’attenzione e della sensibilità al tema in questione colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti”. Basito dal contenuto della predetta missiva, il Gruppo Consiliare del M5S, a mezzo del Portavoce Consigliere, Cristina Rosetti, nel corso della seduta del Consiglio Comunale, proponeva una interrogazione urgente indirizzata all’Assessore Edi Cicchi, la quale non si presentava in aula e rifiutava pertanto di rispondere. La predetta interrogazione era diretta a conoscere in base a quale normativa, l’Assessore Cicchi, a nome proprio e dell’Amministrazione comunale, avesse formulato il predetto “gradimento” a favore di un potenziale partecipante alla gara e se tale “lettera di gradimento” fosse atto lecito o illecito; tanto si chiedeva formalmente anche al Vice-Segretario Generale presente in aula, Dott.ssa Laura Cesarini, ma anche tale quesito tecnico rimaneva privo di riscontro, visto che la maggioranza di Romizi votava contro la mozione del M5S, a protezione dell’indifendibile. Dall’articolo di stampa locale, in data odierna, de “La Nazione”, risulta la replica dell’Assessore Cicchi, la quale si affida ai giornali, in spregio all’aula consiliare, secondo la quale, si tratterebbe: “soltanto di un’attestazione che ci è stata chiesta di un progetto in atto, sottoscritto con tanto di protocollo dal Comune con Caritas. E’ una lettera di gradimento, nulla più”. Pertanto, l’Assessore conferma la lettera e i suoi contenuti e, senza altra specificazione, dichiara che la stessa avrebbe agito su richiesta. Ritenendo inequivocabile tanto il tenore della lettera de qua che il suo contenuto, il Gruppo Consiliare del M5S, ha presentato un esposto a tutte le Autorità competenti, sollecitandone l’intervento, per quanto di competenza di ciascuna, anche in relazione alle eventuali fattispecie di reato dovessero essere configurabili e accertabili nel caso di specie. La nostra attività ispettiva e di controllo non si fermerà. Visto che l’Assessore Cicchi scrive a nome di tutta l’Amministrazione, attendiamo in aula per il prossimo Question Time di lunedì 3 luglio, la risposta alla nostra interrogazione urgente da parte del Sindaco Romizi, per poi assumere ulteriori determinazioni. La Giunta Romizi non pensi di trasformare la “Cosa Pubblica” in una cosa propria!.

 

PARTITO DEMOCRATICO: “DIMISSIONI” – “La vicenda della lettera di gradimento nei confronti della Caritas riguardo ad un bando di gara europea sulla accoglienza ai migranti, firmata dalla Cicchi senza nemmeno leggerla (complice la fretta) e poi inviata al Prefetto secondo i consiglieri di minoranza «denota ancor più la sua sconvenienza. Se vi è stato un errore – scrive il PD di Perugia – questo semplice fatto è passibile di dimissioni: ci troveremmo di fronte ad una chiara incapacità nello svolgere le proprie funzioni, dal momento che non si è in grado di comprendere su quali livelli ci si sta muovendo, nonché sui rispettivi ruoli di mittente e destinatario di una missiva del genere. D’altro canto, nel caso in cui di errore non si possa parlare, un simile modus operandi, spregiudicato e raffazzonato al tempo stesso, nel tentare di influenzare una gara pubblica di affidamento di un servizio, è esso stesso tacciabile di dimissioni”. Così il gruppo consiliare del Partito Democratico al Comune di Perugia.