Nella banca dati dei 6000 quiz per il Concorso Pubblico per 1148 Allievi Agenti della Polizia di Stato ci sono domande anche su Harry Potter. La protesta del sindacato di Polizia Consap: “Test imbarazzanti”
“Gli errori fisiologici sono ammissibili ma chiariamo a questi nuovi colleghi e colleghe che non sostituiremo le pantere con la Nimbus 2000”. La Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, dopo la denuncia pubblica sui quotidiani nazionali in merito alle castronerie contenute nella banca dati dei 6000 quiz per il Concorso Pubblico per 1148 Allievi Agenti della Polizia di Stato, il primo indetto dopo 19 anni dall’ultima selezione che si svolgerà alla Fiera di Roma a settembre, punta il dito sull’utilizzo di questi test per selezione il personale.
“E’ palese che gli errori sono l’evidenza dell’approssimazione, ma molto ci sarebbe da dire anche sui contenuti – incalza Stefano Spagnoli Segretario Nazionale della Consap – quando ai corsi di selezione per medicina viene chiesto di conoscere il nome e cognome di una certa miss Italia così come ai poliziotti si chiede il nome del magnifico rettore della scuola di Harry Potter, quello che si mette in discussione, e per certi versi si mette in ridicolo, è tutto il sistema di selezione della classe dirigente di domani che ha toccato un livello davvero basso”.
Quel che è certo e che quando questi nuovi colleghi saranno avviati ai corsi di formazione, non troveranno il Dirigente Superiore Albus Silente ne effettueranno corsi di guida sicura sulla Nimbus 2000 la scopa di Harry Potter e l’unica bacchetta magica che potranno usare sarà quella della professionalità, del sacrifico personale e dello spirito di servizio; nelle scuole di Polizia lo capiranno e saranno loro stessi a ridere di questi test, profumatamente pagati dalle Amministrazioni Pubbliche, ma pressochè inutili dal punto di vista della professione, che hanno scelto di abbracciare.
Comunque il danno è fatto e pur riconoscendo al Capo della Polizia il merito di aver imposto una svolta di professionalità ed un miglioramento generale dell’immagine della nostra Polizia – prosegue la Consap – il tempo stringe quindi l’auspicio e si possano apportare urgentemente i dovuti correttivi e comunque prevedere che fin da subito si possa predisporre una circolare che salvaguardi i concorsisti che potrebbero incappare nelle domande impossibili che dopo, nonostante l’esame dell’ufficio concorsi, dovessero permanere, chiarendo in maniera preventiva come verrà in tal caso valutata la risposta di fantasia agli eventuali quesiti errati, che sarebbero molti più degli appena 10 errori dichiarati dall’ Ufficio Concorsi della Polizia di Stato secondo gli analisti del sindacato di polizia. Poi in una seconda fase valutare se il margine di errore sia ricompreso in un trend fisiologico o se sia il caso di considerare un danno d’immagine per l’istituzione Polizia di Stato a carico della ditta fornitrice delle domande.