Incredibile decisione di inserire Francesco Fortunato nella governance dell’AdSP. Non è laureato, non è preparato, ma fa l’elettricista e il manutentore delle gru. Se questo è l’inizio per Di Majo puzza di inciucio (e di baratro)
CIVITAVECCHIA – Alla decenza c’è un limite e il presidente dell’Adsp del Mar Tirreno centro settentrionale l’ha superata alla grande accettando la nomina, proposta da un altro fenomeno della politica locale e cioè il sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino di Francesco Fortunato detto “mastro Lindo” per il suo look d’altri tempi (il primo a destra sulla foto con un look adeguato al ruolo).
Questa mattina il Comitato di Gestione dell’Adsp del Mar Tirreno centro settentrionale, ultimo tassello per completare la governance portuale di Molo Vespucci è andato in scena e possiamo certo paragonarlo ad un teatrino. Assente il comandante del porto Giuseppe Tarzia la riunione, presieduta dal presidente dell’Adsp Francesco Maria di Majo, ha visto la presenza del delegato della Regione Lazio Roberto Fiorelli, di quello della Città Metropolitana di Roma Capitale Matteo Africano e di quello, contestatissimo, del Comune di Civitavecchia, Francesco Fortunato.
All’inizio della seduta, il numero uno di Molo Vespucci ha dichiarato che l’istruttoria riguardante tutti i componenti ha avuto riscontro positivo e, con esplicito riferimento al decreto di costituzione del Comitato di Gestione, ha sottolineato come “l’insieme delle diverse esperienze e competenze professionali dei componenti designati costituisce, per il Comitato di Gestione – ha spiegato – un’importante risorsa per supportare l’AdSP nell’azione di governo di un sistema complesso ed articolato quale quello del cluster portuale, anche con riferimento al decisivo profilo delle interrelazioni con il tessuto economico produttivo e sociale degli ambiti territoriali retrostanti gli scali del sistema e ai problemi specifici legati all’operatività portuale».
In particolare, considerate anche le recenti critiche sull’ok alla nomina del consigliere grillino Fortunato, Di Majo ha citato alcune sentenze del Consiglio di Stato, richiamando soprattutto una nota esplicativa del Mit in cui viene chiarito come ‘‘l’esperienza professionale richiesta dalla nuova legge si concretizza non solo nei titoli didattici, scientifici e genericamente culturali, ma nell’insieme delle attività professionali che evidenziano “la completa padronanza degli assetti normativi…della conoscenza dei problemi, delle dinamiche socio-economiche, delle concrete realtà operative e dei profili “pratici” del settore’’.
Purtroppo nessuno ha potuto ridere al pronunciamento di questa frase per giustificare la nomina del perito industriale Francesco Fortunato.
Magari sarà esperto di motori elettrici ma di poppe e prue neanche la minima idea, figuriamoci del futuro del porto in mano al parere di questo soggetto che, tra le altre cose è in evidente conflitto con la normativa del MIT visto che attualmente è Tecnico Manutentore della G.T.C. – Gestione Terminals Civitavecchia s.r.l., Civitavecchia (Italia) – Tecnico manutentore gru portuali – RLS. Non ci credete? Andatevi a leggere il suo curriculum (clicca qui). Il presidente Francesco Maria Di Majo ha dimostrato, ancora una volta e senza che nessuno glielo chiedesse, quanto sia totalmente inadeguato al ruolo chiamato a ricoprire.
Tra i temi all’odg la “Nota di variazione di bilancio e assestamento – Esercizio finanziario 2017” che ha visto uscire dall’aula per il dibattito e la votazione proprio il delegato del Pincio. «Ho chiesto prima di affrontare la questione se era confermato l’accantonamento nel fondo rischi della parte economica legata al protocollo d’intesa tra Comune ed Authority – ha spiegato Fortunato – e mi è stato risposto di si. Per questo, alla luce anche del voto negativo del Sindaco al comitato portuale sul bilancio di previsione e del dialogo che si è aperto tra i due enti per trovare una soluzione bonaria al contenzioso per il quale si è arrivati al ricorso al Tar, non ho partecipato alla discussione e al voto. Un modo per dimostrare la nostra apertura sul tema». Tra gli altri argomenti le autorizzazioni ex art.16 l.84/94 a favore di Grimaldi Terminal Euromed, IPC ed Interminal e la concessione demaniale alla società Fratelli De Simone snc, tutte passate all’unanimità. Entro i prossimi 90 giorni il comitato di gestione dovrà approvare il piano triennale delle opere. Vogliamo tranquillizzare tutti i porti del mondo, Civitavecchia sprofonderà nel baratro molto presto purtroppo. Un applauso al Partito Democratico che sta completando l’opera di distruzione iniziata con Ciani.