La segretaria avrebbe rilevato “gravi violazioni” nel comportamento della Presidente del Consiglio Comunale, che ha chiesto al comandante dei vigili Cucumile una relazione su quanto accaduto al Pirgo
CIVITAVECCHIA – Se ha funzionato con Mario Benedetti (buttato fuori preventivamente perché ha dei carichi pendenti) deve funzionare per forza anche con la Riccetti. Questa deve essere stata la conclusione di confronti più o meno “lucidi” fatti tra i “Cozzolino Boys” del cui regime fa parte e, indubbiamente ne abbellisce il gruppo, anche la segretaria Cordella.
La chiusura dell’unica attività presente presso le spiagge del Pirgo ha portato ad un vero e proprio scontro istituzionale che vede protagonisti il presidente del consiglio comunale Alessandra Riccetti, il segretario generale Caterina Cordella e il comandante della polizia municipale Pietro Cucumile.
Con una lettera inviata al Sindaco napoletano, Antonio Cozzolino; al comandante della Polizia Municipale l’estroso e macchiavellico Cucumile e alla stessa Riccetti, il segretario generale del comune di Civitavecchia ha segnalato all’Autorità Giudiziaria il comportamento della Riccetti nei confronti del comandante Cucumile di fatto richiedendone la rimozione in base all’articolo 142 del Tuel che recita: «Con decreto del Ministro dell’interno il sindaco, il presidente della provincia, i presidenti dei consorzi e delle comunità montane, i componenti dei consigli e delle giunte, i presidenti dei consigli circoscrizionali possono essere rimossi quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico».
La colpa del presidente del consiglio comunale sarebbe dunque stata quella di richiedere informazioni al comandante Cucumile, attraverso una lettera scritta, sulle ragioni che avevano portato alla chiusura dell’attività di Mario Benedetti.
Informata dell’accaduto dal comandante Cucumile il segretario generale Cordella ha criticato l’atteggiamento della Riccetti condannandone il comportamento. La lettera scritta dalla Riccetti non farebbe parte dei diritti del consigliere comunale e minerebbe l’ «integrità professionale e della personalità morale del comandante Cucumile (…) chiamato a rispondere in maniera esclusiva al solo Sindaco».
Dunque il “REGIME” di Cozzolino, si dota di un arma in più e cioè quella della denuncia preventiva per l’eliminazione degli antagonisti politici. Per il resto, alle minacce, manganellate, scontri di tenuta antisommossa già ci pensano Andrea Palmieri e Francesco Fortunato.
Alle pulizie delle pizzerie, invece, ci pensano Floccari e Pantanelli.
Intanto, per quattro baiocchi in più, ci si prepara alla mega accoglienza delle risorse grazie allo SPRAR, tra poco va in scena il consiglio comunale, chissà cosa avrà da dire il fenomeno dei 5 Stelle più violenti, almeno sulla carta, d’Italia?