ROMA – Il fascicolo riguarda la gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari. I reati contestati sono peculato, abuso dʼufficio, corruzione per atti contrari ai doveri dʼufficio e truffa.
Sono stati rinviati a giudizio per le cosiddette “spese pazze”, i 16 ex consiglieri regionali Pd del Lazio, coinvolti nell’inchiesta sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari. Lo ha deciso il gup Alessandra Boffi accogliendo le richieste dei pm Alberto Pioletti e Laura Condemi. I reati contestati, a seconda delle posizioni, sono peculato, abuso d’ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e truffa.
Il processo comincerà il 22 gennaio 2018, davanti ai giudici dell’VIII sezione del tribunale penale capitolino. Il procedimento era stato avviato dalla procura di Rieti ed era arrivato a piazzale Clodio per competenza territoriale.
Tra gli imputati figurano Esterino Montino, ex capogruppo e attuale sindaco di Fiumicino, Bruno Astorre, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia e Daniela Valentini, il deputato Marco Di Stefano ed Enzo Foschi.