Il sindaco “orientato” a scegliere un project financing inferiore ad altri (più attenti alle esigenze dei cittadini) solo perché ci sarebbero affinità politiche (ma sono solo illazioni) con la società che già opera in Comuni limitrofi
ORTE – Ormai sono sempre di più le città e i paesi di grandi dimensioni o con arterie stradali importanti vicine che si dotano di un servizio cimiteriale di tumulazione alternativo al tradizionale e cioè la cremazione. I Comuni dovrebbero realizzare un tempio della cremazione nel proprio cimitero ma i costi di realizzazione non sono più nelle possibilità delle amministrazioni. Ecco allora che si ricorre ai project financing di privati che, già svolgendo questa attività, realizzano il “tempio” ed offrono un servizio sempre più richiesto da parte dei cittadini residenti e non.
Prima di entrare in quello che appare un vero e proprio mistero sulle scelte che sta adottando il sindaco di Orte e la sua amministrazione, giova ricordare che, la crescente richiesta di opere e servizi pubblici realizzati e gestiti secondo criteri di economicità, qualità, sostenibilità ambientale e sociale e la sempre maggiore carenza di risorse economiche da parte delle pubbliche amministrazioni, stanno portando sempre più spesso a forme di collaborazione fra pubblico e privato.
Lo strumento del Project Financing nel campo della gestione di opere cimiteriali, quali ampliamenti, ristrutturazione e gestione di sistemi cimiteriali e realizzazione e gestione di forni crematori, offre servizi di consulenza per le pubbliche amministrazioni, soluzioni che garantiscono ai cittadini servizi adeguati e, nel contempo, consente alla pubblica amministrazione di realizzare un’opera senza dover impiegare risorse che potrebbero essere destinate ad altri servizi altrimenti trascurati.
Il Comune di Orte si trova nelle condizioni di affidare un project financing per la realizzazione di questo tempio della cremazione.
In genere i Comuni scelgono i progetti migliori. Quelli che si occupano di tutto, dalla A alla Z. Dalla realizzazione dei manufatti, alla gestione stessa del cimitero abbattendo notevolmente i costi e risparmi oggi a carico dei cittadini. La realizzazione di nuovi loculi e nicchie a terra pensati per questo tipo di sepoltura. In poche parole si realizza un vero e proprio nuovo cimitero, più moderno e più idoneo alle necessità e le richieste dei cittadini.
Queste soluzioni permettono di ridurre al minimo i tempi di attesa necessari alla cremazione, azzerando le problematiche per i cittadini (costi e situazioni infelici per il deposito dei defunti in attesa di cremazione, sia se residenti o meno).
Detto questo, cosa sta accadendo dunque ad Orte?
Il sindaco Angelo Giuliani in questi giorni starebbe valutando diverse proposte giunte sulla sua scrivania. Qualche consigliere vicino al primo cittadino però ci ha fatto sapere che sarebbe orientato più a fare una scelta “politica” a discapito forse di qualcun’altra più vantaggiosa.
Perché abbiamo domandato? Semplice, perché ci sarebbe una società di Domodossola che avrebbe o starebbe per sbaragliare la concorrenza nonostante abbia presentato un progetto decisamente meno conveniente per l’amministrazione e i cittadini.
Sempre questo consigliere ci avrebbe detto che potrebbero esserci “pressioni” politiche per individuare il progetto migliore. Già perché in questa società di Domodossola ci sarebbe un ex sindaco e un ex consigliere regionale della Lega Nord che da queste parti ha già avuto modo di fare affari in città vicine. Illazioni? Verità? Mezze verità?
Insomma una situazione strana che vale la pena approfondire. Se l’amministrazione comunale deve dotarsi di un tempio della cremazione è giusto che lo faccia sfruttando le risorse economiche dei privati ma, nel contempo, deve scegliere il migliore; quello che offre più servizi non solo all’amministrazione ma, soprattutto, ai cittadini.