CIVITAVECCHIA – Un paradosso. Così, in estrema sintesi, Mpd definisce la firma da parte del sindaco Cozzolino delle linee guida del passaggio del servizio idrico ad Acea Ato 2, perché solo pochi giorni prima, sottolinea il partito, il consiglio comunale aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno che puntava a continuare la lotta per l’acqua pubblica. “Il sindaco sta facendo il gioco delle tre carte”, attacca Mdp.
“La nostra città – affermano da Mdp – sta sopravvivendo le festività natalizie e l’avvento del nuovo anno in preda al totale sbandamento amministrativo. Una città al buio, con strade distrutte e con l’acqua che invece che arrivare nelle case dei civitavecchiesi si disperde nelle strade e nei marciapiedi. Una quadro impietoso, triste e desolante molto più simile alla Beirut della guerra civile degli anni ’80, che ad una città italiana del terzo millennio.
Lo sversamento dell’acqua potabile nelle strade, oltre che essere un deprecabile sperpero di denaro dei cittadini ormai stremati e tartassati, sta creando a causa delle temperature di questi giorni, indecenti ‘piste di pattinaggio’ causando pericolosi incidenti.
Allo stesso tempo contraddicendo se stesso e la sua maggioranza e cosa gravissima, noncurante di un ‘ordine del giorno’ approvato ad unanimità dal consiglio comunale appena una settimana fa sul tema dell’acqua pubblica, il Sindaco annuncia candidamente e compiaciuto che la procedura per la cessione delle reti cittadine ad Acea è giunta quasi a conclusione e sarà operativa dal 1° febbraio 2018. Il buon sindaco Cozzolino dovrebbe far pace con il cervello se può, ma soprattutto se ci riesce.
I cittadini vanno rispettati, oltre che con l’osservanza dei programmi elettorali all’origine della propria elezione a sindaco, nelle scelte fatte con il referendum con il quale, milioni di italiani, hanno espresso senza appello come l’Acqua sia un bene pubblico e non appannaggio di interessi privati.
Nel ‘gioco delle tre carte’ sulla gestione dell’acqua che sta facendo Cozzolino, è chiara la propria inutile finalità di cercare di non infangare definitivamente la sua, ormai falsa auto-attribuita immagine di paladino dei cittadini e dei più deboli, utilizzata fin da quando non era ancora sindaco di Civitavecchia. A questo atto gravissimo perpetrato dal Sindaco e della sua ‘armata Brancaleone’, si aggiunge quello molto più doloroso che destruttura anche il senso dell’umanità indispensabile per affrontare i gravi problemi del lavoro.
La totale assenza di programmazione e di una visione di sviluppo da parte dell’attuale amministrazione sta creando danni ormai enormi ed incalcolabili nel già fragile tessuto lavorativo e non solo. Questo perché purtroppo il sindaco o i suoi assessori o delegati, non sono minimamente capaci di gestire alcuna vertenza occupazionale.
La vicenda dei sei lavoratori di Tirreno Power licenziati in maniera vigliacca e infamante ne è la cartina da tornasole e, per questo ci stringiamo con affetto, senso di giustizia e solidarietà a questi lavoratori a favore dei quali faremo sentire tutta la nostra solidarietà umana e politica, attivandoci per vedere riconosciuta i loro diritti.
Ormai viene quasi da pensare che la negligenza, l’imperizia, la trascuratezza, l’indolenza, la leggerezza e i tempi smisuratamente diluiti con i quali sono stati affrontati dall’inizio tutti i problemi cittadini da Cozzolino & co., compresi quelli idrici e quelli relativi alle vertenze occupazionali, non siano il frutto di inettitudine ma al contrario, di un razionale e perverso percorso studiato o ‘indotto’ da terzi.
In questo caso, pensare male non è peccato in quanto i semplici sospetti sono confermati. Soprattutto con la vicenda relativa a Tirreno Power che vede impegnata la società energetica ad infierire sulla città dopo avere utilizzato il suo territorio per il business dei propri azionisti in cambio di livelli occupazionali che oggi sono stati ridotti ulteriormente e senza scrupoli a dispetto del lavoro e della città. Fino a poco tempo fa potevamo e volevamo credere che il Cozzolino fosse soltanto un incompetente arrogante e presuntuoso, che non capisse quale ruolo stesse ricoprendo. Oggi le cose sono diverse. Oggi il sindaco Antonio Cozzolino con la sua ‘truppa’ si è mostrato alla città per quello che veramente è: una vergogna.
Per questo, signor sindaco, ci facciamo portavoce di tutti i cittadini civitavecchiesi: se le è rimasto un minimo di dignità personale e di amore verso la nostra città, si dimetta. Magari, prima di andarsene, facendoci questo originale bel regalo di Natale, chieda almeno scusa all’intera comunità”.