ROMA – La polizia postale ha individuato il responsabile dell’attacco hacker della scorsa estate alla piattaforma Rousseau, il sistema per le votazioni online e le attività politiche del Movimento Cinquestelle. Si tratta di un trentenne veneto, a cui sono risaliti gli uomini della polizia postale di Milano e del Cnaipic, il Centro nazionale contro i crimini informatici. L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Milano con l’accusa di accesso abusivo a sistema informatico.
La perquisizione
L’hacker trentenne è stato perquisito a casa. Gli uomini della polizia postale si sono presentati a casa sua con un decreto di perquisizione ed ispezione informatica emesso dalla procura di Milano, anche con l’obiettivo di accertare se vi siano altre responsabilità nelle intrusioni informatiche che sono state realizzate.
Il precedente
Nemmeno 24 ore dopo l’inaugurazione del rinnovato sistema operativo del Movimento Cinque Stelle, lo scorso anno, un pirata informatico aveva creato (e poi distrutto) un minisito per spiegare i rischi: è riuscito a rubare i dati sulle votazioni online così come le password. L’hacker peraltro, Evariste GalOis, poi scomparso dal web, si era in qualche modo «autodenunciatoì». Tanto che il 2 agosto aveva raccontato come era riuscito, in modo semplice e senza computer particolarmente sofisticati, a bucare la piattaforma, rubare dati degli utenti registrati, visionare le donazioni (nonché le votazioni online) e raccogliere le password. Addirittura lo sconosciuto pirata informatico aveva mandato una mail alla piattaforma Rousseau. «Ho avvisato via e-mail i gestori del sito che mi hanno risposto di stare lavorando — aveva scritto sul minisito aperto per l’occasione — per risolvere il problema, in questo momento la variabile non mi sembra più vulnerabile. Non scriverò qual era la variabile vulnerabile. Non escludo possano esserci ulteriori vulnerabilità o errori nel sito».