Ha completamente abbandonato il collegio uninominale di Roma Collatino danneggiando anche la lista plurinominale dove si è comodamente adagiata. Dovrebbe prendere esempio da Davide Bordoni e promuovere direttamente iniziative senza “appoggiarsi” e sfruttare le spese di tutti gli altri(un po’ come fece con l’Ugl)
VITERBO – Qualunque iniziativa politica del centrodestra tra Rieti, Viterbo e Roma vede tra i protagonisti, anzi le protagoniste, la sempre più indigesta all’elettorato di centrodestra Renata Polverini.
Già perché con la sua continua e stucchevole presenza, spesso accettata ma non gradita, sta rovinando una campagna elettorale all’ultimo voto con i cinque stelle che, proprio per colpa sua, rischia di essere compromessa.
Non si sa bene per quale merito ha ottenuto una doppia candidatura da Forza Italia. La prima nel collegio di Roma Collatino nell’uninominale, l’altra, come paracadute, nel plurinominale di Rieti, Viterbo e Civitavecchia.
Nel collegio di Roma Collatino ha una sfida diretta con gli altri candidati dei vari schieramenti ma si è data già per sconfitta, alla fuga. Non ha organizzato, ad oggi, alcun incontro di rilievo né investito un solo euro nel resto delle province dove si presenta sempre puntuale per dire la sua.
Chiaramente ad essere felici di questo sono i suoi antagonisti, Cesare San Mauro (Partito Democratico), Federico Luigi Giglio (Potere al Popolo), Roberta Agostini (Liberi e Uguali) e Massimiliano De Toma (Movimento 5 Stelle) che hanno capito che la Polverini, con questo atteggiamento, ha di fatto rinunciato a fare campagna elettorale nel “suo” collegio.
L’hanno vista di sfuggita al mercato Sacchetti e al baretto delle case rosse poi niente più. Gira a “sbafo” un po’ come ha fatto con la carta di credito dell’Ugl e la sua presenza sta danneggiando e non poco una corsa che sembrava essere davvero più semplice per Forza Italia e che invece, grazie alla politica oltranzista del Movimento 5 Stelle, non sembra essere più così scontata.
Il suo atteggiamento sta fortemente danneggiando tutti gli altri azzurri che sui territori si stanno facendo un “mazzo” senza precedenti.
Basti pensare che non ha, al momento, mai organizzato un evento di sua iniziativa ma si è sempre appoggiata agli altri pensando di essere una sorta di vip che va in giro per discoteche a fare comparsate.
Su come farsi bella e spendere soldi altrui è di certo maestra, basti pensare a come si è conclusa in modo ingloriosa la sua avventura all’interno del sindacato UGL, dove utilizzava la carta di credito (almeno così sostiene la Procura di Roma che la sta indagando per peculato) per acquistare vestiti e lingerie per circa 22mila euro e altri 360mila invece in spese legali.
Per far capire su come si fa politica basta osservare Davide Bordoni, anche lui candidato nel plurinominale insieme a Renata Polverini, non si è mai fatto vedere tra Rieti, Viterbo e Civitavecchia. E’ uno che si va a cercare i voti e vuole vincere nel suo collegio uninominale e dimostrare al partito di meritare la chances che gli è stata offerta. Di poter pretendere ruoli perché al partito sta portando e non togliendo. Un politico vero.
Renata Polverini no. Lei va a spasso a spese di comitati e, soprattutto, di candidati alle regionali che organizzano incontri, riunioni e cene. Fa chiamare dalla sua segreteria e annuncia la sua presenza. Forse dovrebbe capire che è giunto il momento che faccia qualcosa, davvero, visto che si ritroverà nuovamente in Parlamento senza alcun merito. Almeno mettesse mano al portafogli e offrisse un aperitivo ai militanti invece di dispensare sorrisi all’odor di cipolla.