Secondo il leader de La Svolta il primo cittadino mentre decantava l’accordo salva-posti di lavoro, andava in assemblea di Csp ad approvare la lista degli esuberi e al tempo stesso De Leva si è aumentato lo stipendio fino a 145mila euro
CIVITAVECCHIA «Il gioco delle tre carte di De Leva e Cozzolino sulla Hcs2, ossia la Csp, inizia a venire allo scoperto» lo dichiara il consigliere comunale de La Svolta Massimiliano Grasso.
Secondo il leader di centrodestra «Dopo aver dichiarato trionfalmente di aver condotto in porto una trattativa con un accordo che, oltre ad essergli costato qualche denuncia per tentata estorsione, avrebbe salvaguardato tutti i posti di lavoro, il sindaco Cozzolino lo scorso 30 novembre alla chetichella si è visto in assemblea dei soci con l’amministratore unico De Leva, dichiarando esuberi ed eccedenze di personale ed impegnandosi ad informare le organizzazioni sindacali, cosa che, a distanza di oltre 3 mesi non risulta essere stata fatta».
Grasso entra nello specifico e annuncia che «mentre da una parte ci si prepara ai tagli del personale, il 22 dicembre lo stesso De Leva si fa un regalo di Natale da oltre 100.000 euro.
Rispetto al bando di selezione che parlava di un compenso di 60.000 euro, infatti l’amministratore si è fatto approvare da Cozzolino un aumento della parte fissa a 85.000 euro, riconoscendosi poi altri 60.000 euro di parte variabile, da erogarsi a condizione che la società abbia un risultato operativo positivo.
Come pare sarà, almeno per il 2017. Così, mentre ai lavoratori si chiede il taglio di una giornata mensile a testa di stipendio, che poi è in contraddizione con il fatto che la società chiuda in utile, il manager incassa soldi a go-go e si prepara a mandare a casa delle persone.
Quante? Lo sapremo nei prossimi giorni, perché l’allegato con l’effettiva consistenza dell’esubero non era disponibile e non è stato consegnato al sottoscritto nella risposta all’accesso agli atti. E come se non bastasse mette in pista altri due consiglieri di amministrazione, con il secondo e il terzo classificato al bando di selezione, facendo arrivare le spese per gli amministratori ad oltre 250.000 euro l’anno. Alla faccia dell’austerity e del contenimento dei costi, anche perché nel frattempo c’è ancora da pagare i liquidatori delle altre società, a partire dal solito Micchi.
Il Sindaco è stato smascherato nella sua mistificazione a danno dei lavoratori: dopo aver affossato i creditori di Hcs, ora tocca ai dipendenti di Hcs2 pagare il conto del fallimento di Savignani e Cozzolino, dopo oltre 3 anni di nulla”.