L’amministratore delegato Edy Azzopardi fa chiarezza sul decreto ingiuntivo da 4 milioni di Royal Bus: ”Lo impugneremo. Il tribunale non ha validato niente, si è limitato ad emettere l’atto con la fattura, che non ha alcun fondamento”
CIVITAVECCHIA – Questa volta Massimiliano Passalacqua, amministratore della Royal Bus, l’ha fatto arrabbiare davvero a Edy Azzopardi, suo ex datore di forniture e amministratore delegato della Port Mobility. Di ritorno dagli States, dove è andato a promuovere l’azienda a Fort Lauderdale per il Sea Trade, ha voluto controbattere alla nota inviata alla stampa dalla Royal Bus personalmente, incontrando i giornalisti nel suo ufficio (dove sono finiti i cioccolatini, ndr).
Il tempo di accomodarci ed è subito un fiume in piena: “La società combatterà in tutte le sedi, siamo sicuri di avere giustizia”. È la dichiarazione di Edgardo Azzopardi amministratore delegato di Port Mobility in merito al decreto ingiuntivo per 4 milioni emesso dal tribunale in favore di Royal Bus. Una conferenza stampa convocata per “ripristinare la verità – ha spiegato Azzopardi – il tribunale non ha validato niente, si è limitato ad emettere il decreto prendendo atto della fattura. Ancora non è stata presa nessuna decisione”.
L’opposizione al decreto ingiuntivo sembra un atto apparentemente semplice visto che, nei bilanci scorsi, qualcuno della Royal Bus si è totalmente dimenticato di iscrivere in bilancio quelle somme né, tantomeno, durante i consigli d’amministrazione di Port Mobility, ai quali presenziava anche Passalacqua, non ha mai fatto cenno all’esigibilità di tali crediti.
Andiamo avanti: “Abbiamo ampia documentazione a nostro supporto per smontare le richieste davvero incredibili di Royal Bus”.
Mentre Passalacqua continua questa battaglia (contro i mulini a vento sembrerebbe) buone notizie sono arrivate per i suoi ex 26 autisti.
“Port Mobility – ha detto Azzopardi – ha voluto sistemare i 26 ex dipendenti. Quindici di loro stanno già lavorando con l’impresa Caperna bus mentre gli altri undici prenderanno servizio con Cialone. In attesa dell’affidamento inhouse del servizio di navettamento”.
Gli ex autisti Royal Bus dal prossimo mese torneranno a portare a casa uno stipendio cosa che, con Royal Bus, non accadeva da almeno 4/5 mesi.
Azzopardi solleva qualche dubbio anche per quanto riguarda le tempistiche per l’ingiunzione nei confronti di Port Mobility. “Passalacqua – ha proseguito l’amministratore delegato – ha emesso le fatture il 5 dicembre e già il 23 dicembre ha depositato l’ingiunzione, nonostante il fatto che Port Mobility sia sempre stata puntuale con i pagamenti. Inoltre non ha mai detto niente quando sono stati approvati i bilanci di 2014-15 e 16 e il credito non era neppure iscritto in bilancio. Rilevo che tutto quello che ha fatto e detto Passalacqua è tardivo e pretestuoso, nonostante dica di agire per tutelare i lavoratori”.
In chiusura di conferenza, Azzopardi, ha precisato che i legali della società sarebbero al lavoro per valutare se nelle azioni e dichiarazioni di Passalacqua ci possano essere delle evidenze di carattere penale e risarcitorie in ambito civile.