Immagini sfocate, audio a tratti, presentatrice che sbaglia abito (più idoneo a Drive In) e interviste ai soliti noti. Anche in questo caso la politica finisce col rovinare un evento che andrebbe preservato come bene immateriale dell’Unesco
TARQUINIA – Prima di scrivere queste poche righe corre l’obbligo di fare un distinguo. La processione del Cristo Risorto di Tarquinia è così bella, così unica, che andrebbe segnalata al Comitato Intergovernativo UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Immateriale dell’ Umanità.
Devozione e sacrificio che mal si conciliano con coloro che hanno cercato di trasformarla, non riuscendoci, in un evento “mondiale”, trasmettendo (si fa per dire) sul web tutte le fasi salienti di questo straordinario appuntamento.
Anche se le intenzioni di base erano di sicuro nobili, chi ha provato a mettere in piedi questa diretta, lo ha fatto con un dilettantismo tale da rovinare l’appuntamento con quei pochi che avevano deciso di vederla davvero in diretta Magari qualche fedele residente lontano da Tarquinia se non addirittura dall’Italia.
La processione del Cristo Risorto è uno degli eventi religiosi, legati alla tradizione popolare, in assoluto tra più suggestivi ed attesi che la comunità tarquiniese può vantare e l’amministrazione comunale dovrà spiegare se la Pegasowebtv, nonostante potesse contare sulla preziosissima collaborazione dell’Associazione Fratelli del Cristo Risorto e la Ermes Wi-Fi, abbia ricevuto dei fondi per realizzare questa obrobriosa diretta streaming dalla Sala Consiliare del Comune di Tarquinia con collegamenti, spesso incomprensibili, lungo il percorso.
Non vogliamo giudicare la qualità del lavoro dei colleghi “prestati” e impegnati in questo servizio. Purtroppo non è il loro mestiere e lo si è visto in maniera evidente.
La conduttrice dalla sala consiliare, pur cercando di mostrarsi a suo agio, ha dimostrato limiti professionali e televisivi clamorosi. Elenchiamo quello che riteniamo sinceramente il peggiore. L’abito di scena. Un rosso che stride con una cerimonia religiosa così importante e sacra. Nessuno avrebbe preteso un vestito a lutto ma qualcosa di più adeguato senza dubbio.
Veniamo alla diretta. Fatta male, senza sottopancia (se non pubblicitari) per far capire chi fossero i personaggi intervistati. Problema parzialmente risolto da uno dei giornalisti che “coprivano” il percorso. Hanno intervistato praticamente i soliti noti (consiglieri comunali e parenti vari).
I limiti tecnici sono apparsi evidenti soprattutto dal percorso. Immagini a bassa risoluzione e voce a tratti. Insomma era evidente che si stava sfruttando una linea normale 4G e non una wi-fi dedicata esclusivamente all’evento.
Non sappiamo quanto possa essere costato questo tentativo di diretta. Sicuramente troppo visti i risultati. Poco pubblicizzato e poco visto. Alle 22 di questa sera, dopo 24 ore ed oltre dalla conclusione dell’evento, sul canale Youtube le visualizzazioni non superavano i mille (problema che risolveremo noi con questo articolo facendo lievitare i views).
L’Associazione Fratelli del Cristo Risorto e la popolazione di Tarquinia meritavano e meritano qualcosa di meglio. Improvvisare è sempre brutto quando si tratta di eventi così importanti. Se non si è in grado di fare una diretta web, se non si hanno le attrezzature, le risorse umane e le professionalità è meglio lasciare tutto così com’è.
Al prossimo anno nella speranza che l’evento sia trattato come merita, magari con qualche telecamera professionale dotata di microfono e non di auricolare (vedi foto)