CIVITAVECCHIA – È un sedicenne di Civitavecchia ed alunno dell’istituto l’autore dell’incendio appiccato lo scorso 9 gennaio alla scuola media Calamatta di via Don Milani, che ha provocato danni per 675 mila euro, e del tentato incendio due settimane dopo alla vicina scuola elementare.
I militari del nucleo radiomobile dei Carabinieri, coordinati dal capitato Marco Belilli e dal tenente Roberto La Catena, hanno rintracciato il ragazzo dopo tre mesi di indagini svolte attraverso metodi tradizionali di pedinamenti ed osservazioni e con il prezioso aiuto dei Ris di Roma.
Ad incastrare l’adolescente sarebbe stata proprio la perizia calligrafica fatta dal reparto speciale dei Carabinieri, che ha comparato le scritte lasciate sui muri della scuola con alcuni fogli scritti dal ragazzo. Un esame particolare che su una scala da 1 a 7 ha indicato in 6 la possibilità che l’adolescente, che proviene da una famiglia disagiata, sia il responsabile degli incendi.
Ad incidere sulla decisione del gip del Tribunale dei Minorenni anche il fatto che, durante i controlli, il 16enne sia stato trovato in possesso di un borsone contenente arnesi da scasso e sia stato sorpreso dai militari a staccare dei pomelli d’ottone dai portoni di via Calisse.
Venerdì scorso il gip capitolino ha quindi emesso un’ordinanza che dispone la misura cautelare del collocamento in comunità per i minori e il sedicenne è stato prelevato a casa dai Carabinieri e accompagnato nella struttura, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il ragazzo deve rispondere di incendio, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio, visto che in conseguenza ai danni del fuoco il plesso è chiuso da tre mesi.