Non c’è pace per gli uomini del sindaco Pietro Mencarini. Questo signore aveva un contenzioso con l’Università sanato dopo la candidatura che, per statuto, non poteva neanche essere presentata. Il voto del consiglio non può prevaricare il regolamento
TARQUINIA – Gli uomini del sindaco Pietro Mencarini non riescono a fare le cose regolari neanche quando non hanno avversari politici da battere. Parliamo delle ultime elezioni all’Università Agraria quando, le opposizioni, chi per un motivo, chi per l’altro, non sono stati in grado di presentare liste per contrastare la candidatura del presidente Borzacchi.
Elezioni legittima, ci mancherebbe. Peccato però che, rileggendo quasi per sbaglia la prima delibera del consiglio, qualcosa non ci ha convinto e siamo andati a sfrugugliare lo statuto.
Ecco cosa scrivono ad un certo punto:
delibera C.d.A. n. 1-2017 agraria tarquiniaVISTO lo Statuto vigente Il Consigliere anziano Tosoni cede la parola al Segretario Dott. Cea che mette in evidenza che alla data di indizione delle elezioni era pendente un’obbligazione a carico del Consigliere Benedetti Ascenzio. Pendenza che tuttavia è stata comunque saldata e non si configurerebbe debito nei confronti dell Ente in senso stretto, trattandosi di refusione anticipata dell’importo di un’imposta da versare al Comune di Tarquinia. Tuttavia il Segretario chiede al Consiglio di assumere le proprie determinazioni preliminari in merito ed il Consiglio con voti favorevoli unanimi (n. l7) ammette alla convalida della carica di Consigliere il Sig. Benedetti.
Dunque con un arzigogolato fraseggio all’italiana, dove si è cercato di camuffare una verità palese, è stata convalidata l’elezione di un consigliere che era ineleggibile.
La frase più semplice da scrivere, traducendo quello che avete letto sopra era:
Il consigliere Ascenzio Benedetti aveva un contenzioso con l’ente che ha sanato DOPO la sua candidatura e che quindi OGGI lo rende idoneo.
Peccato però che lo Statuto parli chiaro. Lo Statuto non può essere prevaricato dal voto consiliare e quindi quella candidatura era nulla. A meno che, carte alle mano, il signor Benedetti non dimostri di aver oblato prima della presentazione della sua candidatura.
E’ stato violato l’articolo 9 lettera C dello statuto vigente che narra in modo inequivocabile:
c) coloro che si trovino in lite con l’Università Agraria di Tarquinia, ovvero che siano debitori nei confronti dell’Ente alla data di indizione delle elezioni;
Nuovo Statuto Ente approvato Agraria Tarquinia
E’ chiaro dunque l’artificio usato per raggirare lo statuto che, in questo caso, è come la Costituzione, INVIOLABILE.
Potranno modificarlo, potranno eliminare la lettera C dell’articolo 9 o ampliarla ma, quel che conta è che Ascenzio Benedetti non può far parte di quel consiglio e deve, anche per una questione morale e di rispetto delle regole, dimettersi.
Riproverà la prossima volta, eventualmente.