VITERBO – Un pellegrinaggio ricco di spiritualità, fra storia, arte e fede, ma anche di incontri di alto livello ecumenico e istituzionale, quello organizzato in Terra Santa dal 15 al 21 giugno dalla diocesi di Viterbo in collaborazione con Unitalsi e guidato dal suo vescovo, monsignor Lino Fumagalli.
Durante le tappe previste del pellegrinaggio – Tel Aviv, Gerusalemme, Betlemme, Il Cairo, Wadi al Natrun – il vescovo e la comunità religiosa viterbese incontreranno il patriarca latino di Gerusalemme, il patriarca copto del Cairo e il ministro del Turismo egiziano, prima del saluto al patriarca cattolico nella capitale d’Egitto.
Un pellegrinaggio “sulle orme della Sacra Famiglia, il primo pellegrinaggio del nuovo testamento. Visiteremo Betlemme Gerusalemme, il Cairo, le chiese copte che la tradizione indica come la i luoghi dove Maria Giuseppe e il bambino si sono fermati. Sarà – afferma all’AdnKronos monsignor Lino Fumagalli, vescovo di Viterbo – un pellegrinaggio all’insegna della Sacra Famiglia e insieme una visita alla Chiesa copta d’Egitto e nello stesso tempo un segnale per incentivare questi pellegrinaggi non solo nella Terra Santa ma anche nei luoghi che hanno custodito la presenza del Signore, e aprire una via che possa attirare tante persone anche come segno di distensione tra chiesa cattolica e chiesa copta”.
A Viterbo è in programma alla fine di maggio “una mostra di icone copte e poi alcuni reperti e riproduzioni delle piramidi. E’ un modo -osserva Fumagalli- per ripercorrere uno dei Paesi di antica tradizione cristiana poi dimenticato con l’arrivo degli arabi. Un pellegrinaggio e insieme la vicinanza a un Paese che con fatica sta venendo fuori da una grande crisi, come tutta l’Africa settentrionale”
“Il governo locale è favorevole, ci saranno incontri con il patriarca copto, con il patriarca cattolico, con il ministro del turismo egiziano. Io mi auguro che possa avvicinarci a questa cultura ricchissima della Chiesa copta e insieme favorire queste visite, che mettono insieme turismo e riflessione”.