Assemblea dell’ipocrisia dove l’unico evento degno di nota è stato il voto negativo dell’avvocato Carlevaro
CIVITAVECCHIA – Niente. E’ più forte di loro. La Fondazione Cariciv affrontava l’assemblea dei soci e poteva essere il momento, per alcuni di loro, della verità, per qualcuno del pentimento, per altri delle scuse e conseguenti dimissioni. Niente di tutto questo. Hanno giocato a “madama la marchesa” votato per l’ennesima volta un bilancio consuntivo con quasi 600mila euro di perdite e poi tutti al gran buffet.
Nessuno ha parlato delle mazzette dell’operazione LP Suisse. Nessuno ha proposto un’azione legale nei confronti di Patrizio Fondi, accusato dallo stesso Danilo Larini (mica pizza e fichi) di essere stato lui a ricevere i soldi spicci da dividere tra i “compagni” di merende che hanno banchettato con i soldi della Fondazione.
Nessuno ha proposto di togliere il mandato all’avvocato Ludovico D’Amico, meglio noto come il personaggio da fumetto papillon, per aver dimostrato di essere inadeguato, di aver pensato a sistemare il figlio in Fondazione (alla faccia dei giornalisti) e di non aver agito contro un suo parente, Costantini, altro beneficiato a suon di centinaia di migliaia di euro dall’operazione LP Suiss.
Nessuno ha chiesto conto agli altri uomini d’oro dell’operazione LP Suisse per quanto fatto o finto di non vedere e sapere. No. Nessuno ha chiesto al presidente Don Ciccio Cacciaglia, sul quale sorvoliamo per non infierire sulla sua persona già segnata dal tempo, di fare un passo indietro dopo il disastro compiuto con la società strumentale Mecenate Tv e il passaggio compiuto con tanto di squillo di trombe all’altro ruba galline di Aracne e del successivo licenziamento dei dipendenti.
Nessuno ha chiesto o preteso di far chiudere l’asilo dei colletti bianchi che serve a pagare lo stipendio agli amici degli amici e che fa rimettere ogni anno, alle casse della Fondazione, quasi 200 mila euro. Parliamo di quell’inutile giocattolo dal nome anch’esso fumettistico, “Il Mondo di Linus“.
Alcuni di loro non si sono fatti schifo per niente. Hanno alzato, come niente fosse, la mano per approvare un bilancio che ancora soffre del saccheggio messo in atto da Fondi & Co.
Non si sono vergognati. No. Dobbiamo dire la verità. Uno di loro non ha preso parte a questo ennesimo teatrino dove non si distinguono più pupazzi e pupari. Il distinguo è arrivato dall’avvocato Antonio Carlevaro che ha espresso voto negativo, nonostante che, guarda il caso, il solito organo di indirizzo aveva dato straordinariamente parere positivo.
La festa è continuata con la surruga dei membri decaduti.
Il primo Alberto Cozzella, dimessosi il giorno che accettò la candidatura al Senato con il movimento 5 stelle.
Il secondo Patrizio Fondi, dimessosi quando accusato formalmente da Larini di essere stato lo “smazzettatore” della provvigione sull’operazione LP Suisse.
Ci auguriamo che il dottor Patrizio Fondi si offenda e ci quereli per diffamazione perché così, forse, potremo portare il suo caso a conoscenza della Procura di Civitavecchia visto che, i suoi compari di merende, si sono ben guardati dal denunciarlo all’autorità giudiziaria.
Dimenticavamo, sono entrate a far parte dei soci (tra cui ancora ci sono alcuni molto appesantiti dall’operazione LP Suisse, appesantiti perché pieni di denari) la dottoressa Nicoletta Stenti e della vice direttrice della Caritas Diocesana Stefania Milioni. A loro un in bocca al lupo e attente alla borsetta, non si sa mai.