Brutto risveglio per i lavoratori che rischiano di perdere i risparmi di una vita
CIVITAVECCHIA – “Annullato il Tfr di tutti i lavoratori. Lunedì sit in sotto il Comune”. Ugl e Fiadel si scagliano contro De Leva e Micchi dopo la brutta notizia per i lavoratori della Civitavecchia Servizi Pubblici, c’è chi rischia di perdere i risparmi di una vita. Dopo l’allarme lanciato dall’ex Sindaco Pietro Tidei anche i sindacati alzano la voce, stanchi della linea morbida promettono battaglia.
“De Leva e Micchi – tuona la responsabile confederale Ugl Civitavecchia Fabiana Attig – vanno immediatamente rimossi. La nota di oggi, inviata ai lavoratori, è la goccia che fa traboccare il vaso. Siamo alla follia. Con un circolare comunicata questa mattina i due si sono accorti di essersi “dimenticati” di trasferire il Tfr di circa 325 dipendenti su 370 dalle vecchie società (Argo, Ippocrate e Città Pulita) a Csp. Una dimenticanza, o “furbata” da niente, per chi è pagato con centinaia di migliaia di euro dei civitavecchiesi. Crediamo – sottolinea – che il Sindaco non possa accettare tale vergogno comportamento. Dovrebbe dare un chiaro monito con il loro immediato allontanamento”.
Ugl e Fiadel si dicono allibite “da tanta incapacità Con una disinvoltura disarmante stamattina De Leva ha scritto a tutti i dipendenti, avvertendoli che il Tfr, ossia dai 20 ai 40 anni di risparmi non c’è più. Con il rogito notarile stipulato – incalza Attig nella nota congiunta – nel settembre 2017 hanno, senza darne comunicazione ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali, stipulato che il Tfr fino a quel momento maturato sarebbe rimasto in capo alle società in liquidazione prossime al fallimento, applicando la deroga al 2112 che non esiste e non è scritta da nessuna parte”.
Grave la situazione evidenziata dai sindacati perché “secondo i due attenti amministratore il Tfr, le ferie e i rol lo potranno chiedere alle società di origine (Città Pulita, Argo, Ippocrate). Insomma 320 famiglie sono in pratica rovinate. Secondo una prima stima, ci sarà chi perderà 7-8mila euro ma anche chi perderà i risparmi della intera vita lavorativa. È lo scandalo più grande a danno dei lavoratori che si ricordi negli ultimi trenta anni. De Leva e Micchi devono andarsene subito e lasciare fare a chi ne capisca qualcosa prima che il danno diventi irreparabile. Micchi, dopo quattro anni di concordato, con i suoi grandi consulenti, è costato ai cittadini qualcosa come 1,7 milioni di euro, con il risultato di aver mandato in malora tutte le Holding del Comune. Ugl e Fiadel non chiedono di più. Da oggi pretendiamo. Per questo –prosegue dura Attig nella nota – lunedì faremo una manifestazione sotto il Comune per alzare il livello di scontro. Non si possono rovinare 325 famiglie di altrettanti lavoratori – tuona Attig – perché non si è capaci. La presa in giro finale è poi veramente inaccettabile. Il Sindaco ed i suoi tecnici si mettono a disposizione per aiutare i lavoratori a risolvere il problema. Non sarà difficile trovare chi ne capisca più di questi sciagurati”.