SANTA MARINELLA – “C’è grandissima confusione nel panorama amministrativo cittadino. Il commissario straordinario non fa assolutamente nulla per poter certificare lo stato disastrato nel quale versano le casse comunali, che non dimentichiamo rappresentano il denaro di tutti i cittadini del Comune, anche i non residenti che qui pagano i tributi locali”. A parlare è il candidato sindaco del centro sinistra Pietro Tidei che elenca una serie di situazioni critiche che dovrebbero essere risolte, ma che il buco di bilancio non lo consente. “Da qualche giorno il servizio della società incaricata di raccogliere i rifiuti urbani non è più regolare – spiega Tidei – e ai cittadini, ai quali sono stati sottratti i contenitori, non vengono restituiti perché sono terminati e non sono stati rimpiazzati da nuove forniture.
L’Azienda che ha in carico l’assistenza ai servizi informatici e telematici comunali, non ha intenzione di continuare il proprio lavoro per problemi di incasso di fatture emesse e non ancora pagate. Nella stessa maniera, da domani, sarà ridotta la potenza di energia elettrica a disposizione degli uffici e dei servizi comunali.
Cosa succederà nei prossimi giorni, quando con l’arrivo dell’anticiclone sarà necessario accendere i condizionatori per mantenere il giusto grado di temperatura nei locali dove lavorano decine di addetti alla macchina amministrativa?
Si dovranno spegnere i computer?
Non è possibile che il Commissario Caporale continui a tenere palla in attesa che l’arbitro fischi la fine del suo turno di gioco e che il cerino accesso finisca nelle mani della futura amministrazione comunale, di fatto paralizzandone ogni iniziativa.
Si assuma le sue responsabilità e, assieme ai due assistenti che ha voluto nominare, faccia il suo dovere, non solo nell’interesse della politica e nemmeno per quello della buona amministrazione, ma soprattutto nell’interesse delle migliaia di famiglie che continuano a togliersi i denari dalle tasche per sovvenzionare le altissime imposte comunali senza ottenere alcun beneficio, nemmeno di informazione”.