Imprenditrice e sempre a difesa delle donne si è candidata per la prima volta nella Lega di Salvini. Turismo, prodotti della terra e tutela del patrimonio artistico culturale le basi dalle quali ripartire
VITERBO – Abbiamo incontrato Loretta Zanobbi, candidata consigliera con la Lega, proveniente da una famiglia di industriali. Ha lavorato ed è socia dell’azienda di trasformazione carni Isal Casa Italia presente a Viterbo da oltre mezzo secolo, e inoltre da sempre attiva nel tessuto sociale e culturale della città. Due volte presidente della Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari), fondatrice del Moica, eletta nel 2007 “Donna dell’anno” per la pubblicazione del volume “Edicole sacre nel viterbese”. Promotrice di diversi premi culturali e letterari di Viterbo, dove risiede dopo aver vissuto qualche anno a Milano, è spesso “in trasferta” a Los Angeles dove vive il figlio.
Decide di metterci la faccia e sceglie Matteo Salvini, perché?
Il Paese è allo sbando più totale dall’economia ai valori morali, avendo vissuto a Milano e recandomici spesso ho assistito alla sua trasformazione urbana e sociale. Già simpatizzante dei principi a tutela del popolo italiano cari alla Lega, ho partecipato e dialogato con loro, fino a quando ha iniziato a propagarsi a macchia d’olio anche a Viterbo, dove , grazie al senatore Fusco, ora è più attiva che mai.
Diverse volte mi è stato chiesto di partecipare alla vita politica della città e non lo ho mai fatto. Ora è il momento giusto, mi piacerebbe essere vicina al risveglio del popolo italiano partecipando attivamente.
Quella trasformazione che Viterbo sta (ancora) aspettando…
Qui ad imperare è il degrado, la città è irriconoscibile, qualsiasi quartiere si vada a visitare si trova incuria e sporcizia. Io risiedo alla Mazzetta, un quartiere dove la parrocchia raccoglie un bacino di popolazione enorme, il nostro parroco, Don Pino, ha fatto della stessa un eccellente centro di ritrovo per tanti ragazzi, eppure siamo abbandonati: illuminazione inesistente, parcheggi selvaggi, strade devastate.
Spesso per lavoro e famiglia sono in viaggio, ma difficilmente nel modo civile ho visto questo degrado.
Per non parlare del centro storico, uno dei pochi quartieri medioevali ancora intatti nel mondo, preso d’assalto da ubriachi, gang e spesso teatro di risse.
Troppe le cose che mancano, dagli asili nido, all’agibilità delle scuole, per non parlare delle poche piccole imprese soffocate da tasse e balzelli vari che le stanno portando al collasso!
Spesso in America, è veramente così differente da noi?
La differenza tra l’Italia e gli altri Paesi è il rispetto delle regole, quelle che da noi mancano, e mi riferisco anche a tutti gli immigrati presenti. Io non sono assolutamente contraria alla multiculturalità, che è occasione di confronto e crescita quello che esigo è il rispetto delle regole, quelle che io stessa rispetto quando sono in altre nazioni.
Tante cose da fare per far ripartire Viterbo, lei cosa farebbe?
Qui potrei parlare per ore! Priorità assoluta è portare soldi perché senza non si fa nulla! Turismo e prodotti della terra, ecco cosa abbiamo, da dover tutelare. Migliaia di turisti sbarcano nel vicinissimo porto di Civitavecchia, adoperarsi perché visitino la nostra città.
Poi le acque termali che sono “oro liquido” possibile che non sappiamo sfruttarle?
E ancora, aiutare le piccole e medie imprese applicando sgravi fiscali. Ho visitato la provincia e scoperto imprese di giovani dinamiche e innovative che non pensavo esistessero, quindi dare loro visibilità. Collaborare più attivamente con le associazioni di categoria. Un altro mio sogno, la realizzazione di asili aziendali e incentivazione di quelli comunali, da mamma so quale fatica e quante preoccupazioni si hanno quando si deve gestire lavoro e figli. Nella Lega abbiamo Rosa Maria Purchiaroni, coordinatrice pedagogica del Comune, con cui potremo collaborare. La messa in sicurezza delle scuole, creazione di spazi per i giovani, aiuto ai disabili e alle loro famiglie. Tutto questo con regole e sicurezza. Senza dimenticare la cultura che va coltivata e vivacizzata perché è una delle poche cose che rende l’uomo libero!
Come sarà Loretta, eletta in Comune?
Ci metterò tutto il mio impegno, chi mi conosce sa che sono una pasionaria di natura, ho sempre creduto che quando una cosa si vuole fare si fa. Ho sempre portato a termine i miei impegni perché la parola data per me vale più di tante carte scritte.