La famiglia Gregori contro la fiction «Il Miracolo», di cui lo scrittore premio Strega è regista e sceneggiatore. «Ciò che lacrimava non era affatto sangue di pollo»
CIVITAVECCHIA – Dopo la messa in onda della fiction televisiva inevitabili le reazioni degli abitanti del Pantano e dei devoti della “Madonnina di Civitavecchia”. L’inviato del Corriere della Sera, Fabrizio Caccia, ha raccolto lo sfogo della famiglia Gregori ed ha scritto:
«Il culmine s’è raggiunto l’altra sera. C’era Monica Bellucci nei panni di una Madonna con i tentacoli da piovra. Ho spento subito la televisione…». Fabio Gregori, turnista dell’Enel, è appena tornato nella sua casa di via Fontanatetta, dove in giardino c’è ancora la piccola grotta che 23 anni fa custodiva la statua della Madonnina che per 15 volte — tra il febbraio e il marzo del ‘95 — lacrimò sangue. Mistero insoluto. Non c’è mai stato un riconoscimento ufficiale del miracolo da parte della Chiesa, ma papa Wojtyla «non esitò a venerarla e a incoronarla, quando venne qui di persona a vedere», ricorda commosso l’operaio dell’Enel. Oggi la statua è conservata in una teca di vetro nella vicina parrocchia di Sant’Agostino, eletta a santuario mariano, che dista appena un chilometro da casa Gregori.
«Nessun rispetto»
Il signor Fabio si dice «addolorato». Per questo, assistito dall’avvocato Bruno Forestieri, ha deciso ieri di querelare per calunnia e diffamazione Niccolò Ammaniti, lo scrittore premio Strega nel 2007 che è anche il regista e lo sceneggiatore della serie tv «Il Miracolo», i cui ultimi due episodi — con la Bellucci nei panni della Madonna tentacolare — sono andati in onda martedì sera su Sky Atlantic. L’operaio dell’Enel dice che la Madonnina di Civitavecchia, a cui lui naturalmente è devoto, viene tirata in ballo nel terzo episodio della fiction. «Ma senza alcun rispetto», protesta. Non solo: Gregori cita alcune interviste rilasciate da Ammaniti nei mesi scorsi. C’è un passo, soprattutto, che lo fa imbestialire: «Ricordo quando, da ragazzo, mia nonna mi portò a Civitavecchia per vedere la Madonnina che piangeva sangue, ma era sangue di pollo…», disse Ammaniti.
La replica
Sangue di pollo? Gregori si sente diffamato: «Per il regista, dunque, questa storia sarebbe tutta una truffa — s’inalbera —. Dimentica, però, che una commissione teologica per anni ha studiato il caso, riconoscendo infine la verità della lacrimazione». La polemica, ieri, ha lasciato di stucco lo stesso Ammaniti, che ha preferito non replicare. L’ha fatto invece «Wildside», la società che ha prodotto la fiction: «Siamo dispiaciuti se qualcuno si è sentito offeso. Non c’è mai stata la volontà di mancare di rispetto nei confronti della religione e dei credenti. Il tema religioso, nella serie “Il Miracolo”, viene trattato con la serietà che merita».
Il santuario
Il vescovo di Civitavecchia. Luigi Marrucci, non vuole entrare nella discussione. Lui, piuttosto, aspetta novità dal Comune: «Ho pure votato per il sindaco 5 Stelle — confessa —. Ma sono quattro anni che è in sella e ancora non arriva il via libera per il nuovo santuario. La chiesetta di Sant’Agostino è troppo piccola per ospitare la massa dei fedeli». Il sindaco 5 Stelle, Antonio Cozzolino, «pur non credente» assicura che per la fine del 2018 dovrebb ero partire i lavori. Rispetto alle folle oceaniche di un tempo, però, il culto per la Madonnina di Pantano sembra sfumato. «In questo mese mariano — dicono Assunta e Donatella Quartili, della trattoria che sorge accanto alla parrocchia — non c’è stato neppure un pellegrinaggio».