A 90anni tutte le mattine allestisce la sua bancarella della frutta. Una donna d’altri tempi amata da tutta la città
ROMA – Al di la’ di quello che si potrà dire e scrivere sul Grande Fratello 15 i viterbesi non possono che essere felici per la vittoria di Alberto, il Tarzan di Viterbo. La famiglia è molto conosciuta come molto conosciuto è già lui, sia per le sue attività, sia per la sua nomina di “sciupafemmine“.
Ieri sera, come del resto avevamo anticipato, ha vinto lui. Nessuno poteva contrastarlo, neanche la sempre meno digeribile “Barba” D’Urso che con le sue cantilene e forzati ritardi ha causato sonni improvvisi e risvegli mattutini sui divani.
Il momento clou, per tutti i viterbesi, non è stata dunque la vittoria ormai scontata di Alberto (i bookmakers pagavano meno di quanto si scommetteva) ma l’ingresso nella casa del Grande Fratello di lei, la nonna simbolo di tutti i viterbesi, Pasqualina.
Stava dentro la scatola riciclata di Kent mentre avrebbe meritato di essere consegnata al nipote dentro un portagioie.
Pasqualina Cianchella non è solo la nonna di Alberto. Nonna Pasqualina, almeno per noi, è uno degli ultimi storici simboli di una Viterbo che non esiste più.
Una vita all’addiaccio e alla calura per vendere i suoi ortaggi, la sua frutta. Una vita dedicata alla solidarietà e ai viaggi a Lourdes. Il suo amore per l’Unitalsi e per i più sfortunati ricoverati a Villa Immacolata. Le sue inascoltate battaglie per gli ambulanti della frutta e verdura per aver un mercato coperto. La sua generosità senza confini.
Vederla dentro quella casa ci ha fatto commuovere, non nascondiamolo. Purtroppo la fretta della diretta e le necessità della D’Urso non le hanno dato il tempo di esprimersi come avrebbe saputo fare lei.
Non importa, la amiamo lo stesso, la ameremo sempre e vederla vestita di rosso per suo nipote, piena di strass e pietre colorate ci ha riempito il cuore.
W Pasqualina. W tutte le nonne d’Italia.