Siamo giunti alla quarta edizione del Premio di Poesia per gli alunni della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Ernesto Monaci” di Gallese, come negli altri anni, siamo stati presenti per lasciare traccia di un evento che sottovoce dà lustro a dei giovani ragazzi i quali esprimono sentimenti e sensazioni tramite la poesia con l’aiuto dei loro professori.
Poesia amata tanto dal giovane Andrea Checchia, ragazzo che ha lasciato impressi i suoi pensieri scrivendoli in rime, ma purtroppo il destino ha deciso di toglierlo in giovane età dagli affetti materni.
E’ con questo ricordo che, ogni anno, la signora Mara Purchiaroni, con l’aiuto della prof.ssa Marina Crispi, vuole sostenere con borse di studio giovanissimi ragazzi che hanno dato il loro meglio nel mettere nero su bianco le proprie idee, emozioni e sensazioni.
A fare da cornice quest’anno a questo evento, la Sala Multimediale del Museo di Gallese ricavata dalla chiusura dell’antico chiostro del Monastero delle Clarisse del 1600.
Il Museo e Centro Culturale Marco Scacchi si trova a Gallese, nel centro storico, poco distante dalla piazza principale, piazza Duomo.
La riconversione della struttura in Museo e Centro Culturale “Marco Scacchi”, sede un tempo del Monastero delle Clarisse, venne inaugurata nel 1997 con l’intenzione di conservare e tramandare la storia e le tradizioni gallesine e più in generale di promuovere ogni forma di cultura.
In tal senso nello stabile trovarono subito collocazine i tre servizi culturali proncipali: il Museo, la Biblioteca e l’Archivio storico.
Lo stabile, di proprietà comunale e gestito direttamente dall’Ente, si articola in una serie di sale laterali che raccolgono testimonianze della storia di Gallese, raccontano le sue tradizioni e descrivono in maniera tangibile ed immediata anche il passato industriale della città.
La sala centrale, sala multimediale, ricavata dalla chiusura dell’antico chiostro del Monastero delle Clarisse del 1600, viene adibita allo svolgimento di tutte le manifestazioni culturali.
Il Museo e Centro Culturale è intitolato a Marco Scacchi, musicista e compositore barocco originario della città che ebbe notevole fortuna presso la corte polacca, dapprima come violinista e poi come maestro di cappella di corte, componendo per i Granduchi numerose opere di diverso genere. La sua importanza nel panorama della musica barocca viene ora affermata con forza da tutti gli studiosi grazie all’inteso lavoro di riscoperta e recupero delle sue opere effettuato anche mediante l’organizzazione del Festival di musica barocca a lui
intitolato che ogni anno viene organizzato dal Comune nel Museo.
In questa bella sala, la dirigente Emilia Conti, insieme ai professori Gabriele Campioni e Michela Mechelli hanno ascoltato le poesie premiate in questa 4° edizione che in tutto sono state 8, 3 premi speciali, tre poesie arrivate 3° a pari merito e a completare la scaletta le poesie 1° e 2° classificata.
Dopo una breve presentazione da parte della presidente dell’Associazione “Andrea Checchia, un amico per tutti”, Mara Purchiaroni, si è passati alla consegna delle borse di studio ai tre ragazzi del premio speciale che sono stati rispettivamente Riccardo Creta con la poesia “Un Amico Prezioso”, Elisa Igrishti con la pesia “Mia Sorella” e Simone Rossini con la poesia “L’Amicizia” per poi passare ai terzi classificati che sono stati Luna Ranfone con la poesia “La Musica”, Tiziano Scoscina con la poesia “Alla Famija Mia” e Valentina Spidoni con la poesia “Il Disegno”.
Invece la seconda classificata, dell’alunna Valentina Coviltir, è stata una poesia intensa di sensazioni ed emozioni incentrata su un sostantivo che identifica una condizione ricercata da tutti gli esseri viventi, “FELICITA’”.
CERCANDO
Oggi sono triste
più triste che mai.
Sto girando il mondo per trovarti
non so più dove cercarti.
Ho chiesto ai fiori,
al sole, al cielo,
agli uccelli, ai ruscelli …
Il vento mi soffia qualcosa,
qualcosa che non capisco,
sono piccola ma grande
so tutto, ma non so niente
parlo a tutti di te …
Dicono che tu sia bella,
che tu sia euforica
cerco un sorriso ma non riesco a trovarlo,
sei così vicina, ma così lontana.
Quando ti troverò diventeremo due
saremo il sonno e il sogno,
affonderemo nel buio della notte
come le navi negli abissi del mare.
Quando saremo due
si allargherà anche l’universo
lasciandoci passare tra le stelle.
Cercando, finalmente ti ho trovata.
Felicità
Valentina Coviltir
Mentre la prima classificata, dell’alunno Giulio Garofalo, si è soffermata su un conflitto eterno tra genitori e figli, oggetto di studi sociali, che è l’iperprotettivismo genitoriale lanciando un messaggio intenso e ricco di significato chiedendo, da giovane ragazzo pieno di speranze, lasciateci crescere, lasciateci provare a volare, allora si che diventeremo grandi in questo strano mondo.
IL MONDO DEI GRANDI
Un mondo tutto da scoprire,
un mondo tutto da capire.
Dicon che devi crescere,
che devi esprimere le tue sensazioni
ma poi, son lì pronti a frenare
ogni tua azione.
Se parli sei polemico,
se giochi sei immaturo,
se studi fai il tuo dovere
ma non tanto quanto devi.
Sono strani proprio tanto questi grandi!
Eppur non son cattivi,
solamente non son più bambini;
hanno scordato così com’eran loro,
forse neanche tanto migliori di noi.
Ed è per questo che,
con tanta diplomazia e senza alcuna ipocrisia,
diciamo a tutti quanti di voler andar via:
lasciateci crescere, lasciateci fare,
vogliamo solo provare, noi piccoli, a volare,
a diventare grandi in questo mondo strano
ma immensamente umano!
Giulio Garofalo
Per non far spegnere il ricordo di Andrea, la mamma, Mara Purchiaroni è ben lieta di aiutare questi ragazzi a crescere nelle difficoltà di questo mondo.
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