Inchiesta della Procura capitolina: tra i fermati anche politici (consiglieri regionali). Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione
ROMA – Nove persone sono state arrestate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina, su un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica Amministrazione, nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della A.S. Roma calcio. I militari stanno eseguendo gli arresti emessi dal Gip: per 6 indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per 3 gli arresti domiciliari. Tra gli arrestati ci sarebbero politici e imprenditori.
La Procura di Roma contesterebbe un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma.
Arrestato l’impreditore Luca Parnasi, mentre ai domiciliari Luca Lanzalone, presidente Acea in quota M5s. Tra gli altri anche alcuni consiglieri regionali. Gli indagati avrebbero ricevuto, in cambio dei favori agli imprenditori, una serie di utilità, tra le quali anche l’assunzione di amici.
La Raggi all’epoca dichiarò: “L’avvocato Luca Lanzalone il 10 febbraio ha depositato una comunicazione con la quale veniva da me incaricato di seguire alcune vicende in particolare quella della società Eurnova e quindi dello stadio”, aggiungendo che “presto” avrebbe ottenuto un incarico. Quel “presto” arrivò poco dopo e il premio per il lavoro fatto pro bono sullo stadio si materializzò sotto forma di una delle poltrone più pesanti della capitale, quella di presidente di Acea (240mila euro di emolumento annuale), la multiutility controllata al 51% dal Campidoglio e partecipata dal colosso francese Gdf Suez.
In attesa della conferenza stampa delle ore 12 del Pm Paolo Ielo, continuano a trapelare indiscrezioni sugli arrestati. Tra loro spunta il nome di Michele Civita e cinque collaboratori di Parnasi.
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