“Chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità, ma non siano i cittadini a pagare ”
PERUGIA – “Toni trionfalistici del tutto fuori luogo considerato la disastrosa gestione dei rifiuti urbani che avviene in Umbria ‘certificata’ anche dalla esplosione della TARI a carico dei cittadini umbri e al rapido esaurimento delle discariche in esercizio”.
Commentano così i consiglieri regionali Lega, Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini i dati certificati dalla giunta regionale sulla raccolta differenziata 2017. “Lo stesso Assessore Cecchini, in conferenza stampa, ha ammesso quello che noi andiamo dicendo da tempo: obiettivo della raccolta differenziata decisamente mancato visto che la media regionale si attesta intorno al 61,8% rispetto al 65% previsto. In aula chiederemo i motivi che non hanno consentito, al momento, di pubblicare i dati sulla certificazione della raccolta differenziata del 2017 e soprattutto di informare i cittadini sull’efficacia degli ingenti investimenti di risorse pubbliche effettuati dalla Regione, nel corso degli ultimi anni, per lo sviluppo della raccolta differenziata. Non solo, attiveremo con il nostro capogruppo alla Commissione Ambiente in Senato, Luca Briziarelli un canale diretto per fare luce su questa vicenda
La situazione diventa ancora più inquietante se si considerano le risorse finanziarie del bilancio regionale che, nel corso degli anni (oltre 6.000.000 di € tra il 2010 e il 2014, senza contare le ulteriori risorse spese per campagne pubblicitarie e di comunicazione) sono state erogate a comuni ed ATI (ora AURI) a fronte di dichiarazioni di ‘già avvenuto completamento’ della riorganizzazione dei servizi di raccolta differenziata su tutto il territorio, che pertanto, laddove vi è stata, è stata quasi completamente inefficace.
A fronte dell’inesistente aumento della raccolta differenziata, inoltre, si segnala che i dati della c.d. ‘Ecotassa’, provenienti dagli stessi gestori delle discariche, attestano che nel corso del 2017 sono state conferite nelle discariche regionali 282.000 tonnellate di rifiuti, addirittura in aumento rispetto all’anno precedente (278.500 tonnellate nel 2016) in quanto i dati presentati nella conferenza stampa dell’Assessore Cecchini non riportano i quantitativi dei fanghi e di altre quote di rifiuti speciali comunque conferiti nel 2017 nelle discariche regionali.
Da ultimo, si segnala come la Regione, a fronte della scarsa qualità della raccolta differenziata e dell’inefficienza degli impianti abbia stipulato l’ennesimo accordo per il trattamento di importanti quantitativi di rifiuti indifferenziati presso impianti ubicati nelle Marche, con conseguente nuovo aggravio delle tariffe a carico dei cittadini, che devono sobbarcarsi i costi di trasporto da e verso la Regione dei rifiuti che poi vengono comunque smaltiti nelle discariche Umbre.
E’ chiaro che il sistema gestionale di rifiuti in Umbria è un completo fallimento per questo che chiediamo alla Giunta Regionale la riapertura di un confronto tra tutte le parti interessate volto alla ripartenza della programmazione regionale in materia di rifiuti, ormai ferma al 2009 e che la Giunta Regionale ha affrontato solo attraverso delibere emergenziali prive di reali efficacia i cui risultati sono ormai davanti agli occhi dell’intera comunità”