Idea Sviluppo scrive una lettera di protesta ed esce dall’aula al momento del voto. La segretaria ha scritto ai giudici contabili una lettera da brividi
TARQUINIA – Ieri sera votato il bilancio a colpi di maggioranza. Scrivere questa cosa dove è imbarazzante, lo sappiamo. Come si può approvare un bilancio a colpi di maggioranza se non esiste l’opposizione? Già. Avete ragione. Una sola lista per un solo presidente e, nonostante tutto, sono riusciti a creare un’opposizione alla maggioranza.
Facile capire il perché. Borzacchi da agricoltore a presidente dell’agraria è stato come mettere Vissani alla guida della Ferrari (manco entra nell’abitacolo, non ci vede bene e il tasso ipoglicemico è quello che è).
Idea Sviluppo, che è in maggioranza, ha scritto una lettera da opposizione ed è uscita dall’aula al momento del voto.
Non hanno votato il bilancio gli appartenenti alla corrente di Pietro Serafini.
Maurizio Leoncelli e Roberto Massi non si sono visti proprio (assenti).
Valentina Eusepi ha invece letto un documento in avvio di seduta in cui spiegava come, non essendo stati coinvolti nell’elaborazione dei documenti oggetto di votazione avrebbe abbandonata l’aula con Marcello Maneschi. Alessandro Sacripanti, si è dissociato ed ha annunciato l’uscita dal gruppo e la costituzione di uno nuovo indipendente che, le maligne voci di Tarquinia lo vedrebbero d’accordo con la controparte (siamo convinti che quando riusciremo a parlare con Alessandro saprà darci il suo punto di vista).
Al di là delle ragioni politiche messe in campo da Idea Sviluppo, alla luce di quanto è emerso ieri, hanno fatto proprio bene a lasciare l’aula e darsi assenti.
Già perché se la Corte dei Conti darà riscontro ai contenuti della lettera inviata dalla segretaria generale gli uomini della squadra Borzacchi dovranno mettere mano pesantemente al loro dinderolo.
Abbiamo promesso che per il momento non mostreremo questa lettera ma che, avviata l’istruttoria, la renderemo pubblica nella convinzione che tanto il “pilota” dell’Agraria non lo farà mai.
Al peggio non c’è mai fine e, in questo caso, la maglietta nera del peggio della settimana se non del mese spetta proprio a lui, al presidente (incapace ma brav’uomo) Borzacchi.