VITERBO – riceviamo e pubblichiamo: Il varo della giunta Arena pare abbia risvegliato molti dal torpore degli ultimi mesi, infatti, solo ora, sembra ci si renda conto che la nomina degli assessori non è, come si suol dire, farina del sacco del Sindaco.
Quando si è sostenuto da ben quattro liste non è possibile fare altrimenti: un candidato sostenuto da 128 aspiranti consiglieri non può avere le mani libere, non può agire senza dover rendere conto alla maggior parte di loro, seguendo solo la propria logica e la propria coscienza.
Ma dove erano quelli che oggi gridano allo scandalo quando io circa tre mesi fa lanciavo la sfida a presentarsi da soli senza apparentamenti? Dove erano quando invitammo tutti i candidati a Sindaco a firmare un patto con i cittadini? Vorrei ricordare a lor signori che noi del Movimento 5 Stelle dicevamo:
UN Candidato Sindaco
UN programma
UNA sola lista
Come mai nessuno ci ha sostenuti in questa battaglia?
Come mai nessuno si è fatto paladino, insieme a noi, per raggiungere questo obiettivo?
Eppure lo avevamo detto che sarebbe accaduto quello che oggi è sotto gli occhi di tutti: un Sindaco ostaggio delle varie correnti che cercano di accaparrarsi una poltrona; ciascun candidato che, avendo portato una manciata di voti, presenta il conto che, spesso, risulta salatissimo.
Cari signori, è troppo tardi per le lacrime di coccodrillo, troppo tardi per gridare allo scandalo, troppo tardi per accusare il sottoscritto di aver cambiato linea, la nostra linea è sempre la stessa, noi siamo stati coerenti, la nostra linea è sempre stata chiarissima, anche a costo di avere meno voti. Se fosse passato il nostro “patto con i cittadini”, oggi non saremmo qui a piangere sul latte versato, non parleremmo di zii, nonne, cugini, amiche, generi e parentele varie, ma si cercherebbe di valutare i nominati per le loro aree di competenza, cosa che, al momento, non sembra interessare a nessuno.
Il problema signori miei, oggi si chiama Arena, si sarebbe potuto, però, chiamare anche Ciambella, sostenuta da tre liste, o Serra, Frontini, Rossi, sostenuti da due liste, il problema non è il nome, ma un sistema che tutti, tranne il Movimento 5 Stelle, usano per accaparrarsi voti al solo scopo di vincere, ma che non permette di governare e prendere decisioni in modo libero e a favore dei cittadini viterbesi.
Massimo Erbetti
Consigliere M5S Viterbo