Il processo inizierà il 28 novembre. La difesa è fiduciosa nel dibattimento
CIVITAVECCHIA – Inizierà il prossimo 28 novembre il processo per gli amministratori della società Mario Guerrucci srl coinvolti nell’inchiesta portata avanti dalla Guardia di Finanza e di cui avevamo già parlato qualche tempo fa.
Ieri pomeriggio, infatti, il gup Paola Petti ha deciso di accogliere la richiesta del pm Allegra Migliorini disponendo il rinvio a giudizio di tutti i convenuti che devranno rispondere di una serie di reati che vanno dall’appropriazione indebita alla corruzione, sottrazione e distruzione di documenti pubblici.
Il procedimento chiuso ieri con il rinvio a giudizio aveva visto concludere le indagine nel 2016. Un lavoro svolto dal pubblico ministero Lorenzo Del Giudice, finito poi nelle mani del sostituto procuratore Allegra Migliorini.
Inchiesta delle fiamme gialle di Civitavecchia che ha portato oggi a processo l’allora presidente del consiglio d’amministrazione Armando Christian Calvanese, l’attuale amministratore delegato Francesca Guerrucci e la Guerrucci Mario srl .
Una delle contestazioni nota riguarda Calvese e la Guerrucci che, al fine di conseguire (per loro ed altri) un ingiusto profitto al momento della presentazione dei bilanci della società esponevano ai soci fatti non rispondenti al vero come la cessione a terzi di beni strumentali occultando una parte del reale incasso pari a 44mila euro (parliamo di macchine per il movimento terra).
Altra capo d’imputazione, molto pesante per i due è quello di aver abusato della loro posizione di dominus, appropriandosi di un’ingente somma di denaro incassata in nero che era il provento ottenuto dalla vendita di alcuni beni strumentali (parliamo sempre delle macchine per il movimento terra).
Si rendevano, tra l’altro, complici di un atto corruttivo, pagando una tangente di 25mila euro ad un funzionario della Regione Lazio (rimasto al momento ancora sconosciuto), per ottenere riduzioni sui massimali assicurativi relativi alla discarica di Piana della Legnaia a Civitavecchia ed evitare che si potessero così svolgere accertamenti su quel fascicolo in modo approfondito.
Grazie anche al pagamento di questa tangente, secondo l’accusa mossa allora da Lorenzo Del Giudice e successivamente riaffermata dalla Migliorini, riuscivano a far sparire alcuni atti pubblici contenuti nel fascicolo della Regione Lazio e relativi alle autorizzazioni in materia ambientale e rilasciate alla Guerrucci Mario Srl.
L’avvocato della Guerrucci ha comunque dimostrato che, con determina della Regione Lazio del 2018, il presupposto del reato corruttivo non esisteva e non esiste. Inoltre si è comunque fiducioso e convinto di poter dimostrare come alcuni atti siano stati mal interpretati dall’accusa e quindi di un esito positivo del processo.