Coincidenza? Casualità? Stavano attovagliati insieme o per i fatti loro? Gli intrecci in vista delle prossime elezioni di primavera continuano senza sosta
CIVITAVECCHIA – Da quando Jin Feng ha cambiato la natura del suo ristorante non è difficile incontrare personaggi conosciuti al suo interno. Da ristorante cinese a cucina internazionale. Cucina koreana, giapponese, cinese e quella immancabile italiana.
Ieri sera tra un via vai incessante di clienti tre non sono passati inosservati.
Il primo ad arrivare il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei in forma smagliante e con l’immancabile 24 ore zeppa di documenti. Non c’è niente di strano che Tidei vada a cena da Jin, sono amici.
Poi, poco tempo dopo, un’altra faccia assai nota della politica civitavecchiese è stato visto entrare all’interno dell’Officina dei Sapori. Era Mirko Mecozzi, consigliere comunale di Civitavecchia.
La novità. La possibilità di gustare vini italiani di altissima qualità. Spizzicare gli arrosticini cotti lì per lì. Cuocersi la carne a proprio piacimento ha sicuramente attratto nuovi e vecchi clienti.
Finito qui?
Neanche per idea. Per ultimo, come la sposa che si fa desiderare, ecco arrivare con passo accellerato, Massimiliano Grasso in compagnia della gentil consorte.
Grasso è il candidato sindaco in pectore del centrodestra e consigliere d’opposizione e quindi collega di Mecozzi.
Intendiamoci. Tutto nella norma. Qualcuno però sostiene che la cosa non sia stata casuale. Alla base forse una chiacchierata di politica tra una pietanza e l’altra?
Oppure ognuno per i fatti propri e lì solamente per gustarsi i nuovi piatti e la nuova cucina di Jin?
Forse la seconda ma pochi ci credono e ci crederanno.