Augusto Bracoloni denunciato all’autorità giudiziaria. In precedenza, insieme all’altro consigliere Angelo Merlo hanno tentato per due volte di forzare un blocco di sicurezza
MONTEFIASCONE – La notizia si era diffusa molto velocemente in paese ma adesso c’è una denuncia nero su bianco che ne certifica la veridicità. A farne le spese due consiglieri comunali ed uno in particolare.
Si tratta dei consiglieri comunali di opposizione Augusto Bracoloni e Angelo Merlo. A bordo di due scooter, il primo con dietro il figlio ed entrambi senza casco, avrebbero tentato di forzare due blocchi di sicurezza nei pressi dell’area dove atterravano e decollavano gli elicotteri.
Al primo blocco, Bracoloni avrebbe intimato agli addetti alla sicurezza di farsi da parte in quanto carabiniere in servizio.
Al secco no degli addetti si sarebbe presentato come consigliere comunale intimando loro di fare strada.
Alla fine ha quasi messo sotto uno di loro forzando il blocco e violando le disposizioni imposte dal Prefetto e dalla Questura.
Il fatto è avvenuto proprio quando l’elicottero dell’Elitaliana, che ha offerto il servizio di elitaxi alla manifestazione, stava decollando con a bordo Sua Eccellenza il Prefetto Giovanni Bruno che ha, giustamente, prescritto norme sulla sicurezza, insieme al questore, rigidissime.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri ed è scattato l’obbligo di denuncia nei confronti di Angelo Merlo e Augusto Bracoloni, con quest’ultimo in una posizione ben più grave per aver commesso anche il reato di sostituzione di persona.
Infatti, come tradizione nota di molti politici, l’aver esclamato “lei non sa chi sono io” ha messo in soggezione il primo blocco che, a fronte delle insistenze e titoli falsi, ha lasciato passare Bracoloni con a bordo il figlio (entrambi senza casco) fino al secondo blocco dove c’è stato anche il tentativo di investimento e relativa fuga.
Perché abbiano tenuto questo comportamento è davvero inspiegabile. Si sono rovinati una giornata di sole e spettacolo offerto dalle Frecce Tricolori e adesso, del loro comportamento, ne dovranno rispondere davanti al giudice.