A questo punto inevitabile il ricorso alla magistratura contabile e a quella ordinaria. Il presidente Benedetti “eroico” con l’aiutino anche del solito ondivago Riglietti
TARQUINIA – Il presidente della seconda commissione urbanistica del Comune di Tarquinia, Roberto Benedetti, non c’è che dire, ha assunto le sembianze dell’eroe dei fumetti senza sapere però che sulle pagine disegnate non ci si fa male veramente.
In una nota a dir poco imbarazzante (ve lo spiegheremo quando toccheremo il punto) ha spiegato agli altri giornali, non a noi che lo avevamo scritto, le surreali motivazioni che lo avrebbero indotto a portare in Commissione, nonostante l’assenza (giustificata o meno) dei tecnici di settore, la pratica sugli abusi di San Giorgio.
Parla di attacchi personali ma evidentemente ha bisogno di un corso accellerato di lettura o di italiano visto che, sul suo operato, almeno noi non abbiamo scritto alcunché se non purtroppo che, stante la sua straordinaria intelligenza, stava per essere come poi è stato usato da altri per fini ancora sconosciuti.
Arriviamo al punto dell’imbarazzante. Roberto Benedetti giustifica la presenza, questa sì imbarazzante, dell’ex funzionario regionale Demetrio Carini.
Questo signore, chiamato a titolo gratuito dal sindaco tempo fa, si dimise, per opportunità politica, quando i magistrati di Roma (Ielo & Co. mica pizza e fichi) lo beccarono mentre si curava gli affarucci di famiglia nell’inchiesta Parnasi. Quello sullo Stadio della Roma per intenderci.
Non solo. Fatto ancor più grave è che spiega il perché della sua presenza in questo passaggio:
”Vorrei evidenziare come la precedente amministrazione negli anni 2011 /2012 era anch’essa convinta di applicare la legge regionale 28/80, come si evince dalla richiesta di parere poi espresso dall’allora Direttore del Dipartimento di Urbanistica della Regione Lazio, architetto Demetrio Carini, oggi qui presente in qualità di esperto, e rilasciato al Comune di Tarquinia in data 02.03.2012 .
Tengo a sottolineare, infine, che l’attacco allo stesso Arch. Carini contenuto nell’articolo giornalistico è del tutto immotivato e dai toni vagamente diffamatori anche tenendo conto del fatto che lo stesso professionista svolge un lavoro di consulenza a titolo gratuito sulla problematica di San Giorgio”.
Un noto giornalista degli anni 70′ avrebbe risposto: “Vagamente diffamatori lo dica a sua sorella” ma noi siamo negli anni tremila (quasi quattro) e qualche cazzata la lasciamo dire al presidente Benedetti. Del resto, dopo che ne fa di materiali è giusto che ne faccia anche di verbali. Probabilmente pensa che amministrare la cosa pubblica equivalga a gestire le scale di un condominio.
Dunque lui giustifica Carini, bene. Di chi sarebbe il consulente a San Giorgio? Suo personale? Di qualche studio di progettazione? Di qualche privato?
Sarà bene che lo spieghi con maggiore chiarezza in sede di dibattito perché è facile intortare a parole alcuni consiglieri sprovveduti.
Già perché su una cosa può dormire sonni tranquilli Roberto Benedetti, che sulla sua onestà pone le radici di questa iniziativa. La vicenda sarà segnalata sia alla magistratura contabile che alla Procura di Civitavecchia.
Sì perché se le cose devono essere “sanate” è bene che qualcuno molto più competente di Benedetti e del dottor Riglietti gli dia uno sguardo.
A proposito del dottor Riglietti. Se continua a fare capriole a questa velocità c’è la concreta possibilità che venga ingaggiato dal Circo Togni. Abile giocoliere e funambolo oltre che un vero clown della politica tarquiniese ci verrebbe da pensare.
Un atto di responsabilità ha tuonato Benedetti. Certo, siamo convinti che non appena si insedierà il commissario (perché altre vie non ci sono) sarà la prima cosa che andrà ad esaminare, ne siamo convinti.