Quante volte è capitato di ricevere a casa la fattura oltre la data di scadenza? E’ il momento di cambiare e ci pensa Agcom a farlo, con una semplice ed efficace novità: l’operatore postale dovrà scrivere la data di spedizione sulla busta così da rendere chiara la responsabilità di eventuali ritardi: del consumatore o della società incaricata di consegnare la posta?
L’azione dovrà essere fatta nel momento in cui l’operatore riceve la corrispondenza da inviare al recapito. “Questo modo, –assicura il Garante– fornisce la certezza della data di spedizione consentendo all’utente finale di individuare più facilmente le responsabilità di eventuali ritardi nella consegna”.
Stop alle bollette in formato elettronico
Le aziende postali avranno tempo, forse 6 mesi, per adeguarsi alle regole di Agcom, ma dovranno in ogni caso farlo perché le disposizioni ricevute sono chiare e prendono le mosse da un divieto: no alle bollette nel sito del Fisco e solo in digitale.
Ma cosa sta sta succedendo? Secondo Poste Italiane tutte le fatture – luce, gas, telefono, acqua – devono essere inviate in elettronico al Sistema di interscambio gestito dall’Agenzia delle Entrate. Di conseguenza spetterebbe all’Agenzia mettere le fatture a disposizione dei consumatori finali ovvero delle famiglie o comunque degli intestatari dell’utenza.
Ma per Agcom le cose non stanno così perché le famiglie hanno diritto a fattura cartacea e la data di invio andrà sempre scritta sulla busta.
Negli ultimi mesi, spiega ancora l’Agcom “si sono verificati numerosi casi di dispersione/distruzione di invii postali affidati al fornitore del servizio universale e ad altri operatori postali che hanno determinato l’avvio di procedimenti sanzionatori da parte dell’Autorità“.
Dopo aver vagliato varie ipotesi, l’Agcom è giunta alla conclusione che la soluzione più idonea a tutelare i consumatori consista “nell’apposizione da parte dell’operatore postale della data di spedizione“.
Sarà compito del Ministero dello Sviluppo Economico adottare e rendere operativo il relativo regolamento. L’Agcom ritiene “che un periodo transitorio di 6 mesi dalla pubblicazione della delibera finale possa essere considerato congruo per gli operatori postali per adeguare i propri sistemi produttivi al fine di procedere alla stampa della data di spedizione sulle buste che contengono le fatture”.