CIVITAVECCHIA – Dopo l’Ugl, anche il consigliere comunale di minoranza Massimiliano Grasso attacca l’amministrazione 5 Stelle sui lavori all’ex Italcementi. Il capogruppo della Svolta accusa il sindaco Antonio Cozzolino e la sua giunta di aver ignorato gli ex operai che si sono costituiti in cooperativa, nella speranza di trovare una ricollocazione.
“Il sindaco Cozzolino e l’amministrazione M5S – afferma Grasso – continuano a non avere alcuna considerazione per i disoccupati e le imprese locali. La scorsa settimana ho dovuto svegliare il primo cittadino dal suo torpore sulla vicenda Privilege, oggi purtroppo devo constatare che su Italcementi, questione per la quale Cozzolino si è mosso in gran segreto non degnandosi di informare il consiglio comunale e la città, ancora una volta il sindaco o si è completamente dimenticato dei suoi concittadini, oppure non ha saputo esercitare in alcun modo il ruolo di garante per Civitavecchia ed il suo tessuto economico.
Dopo aver segnalato fin dal 2015 l’opportunità che il sindaco, nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali, intervenisse per ordinare ad Italcementi di bonificare quel sito, oggi assistiamo ad una beffa inaccettabile per la città: mezzi di imprese tedesche o altoatesine, poco importa, che lavorano in città senza aver riassorbito temporaneamente neanche uno dei lavoratori ex Italcementi e senza neppure aver contattato, da quanto ci risulta, la cooperativa che proprio Cozzolino fece costituire agli stessi disoccupati.
Come se non bastasse, il sindaco non è stato nemmeno in grado di ottenere da Italcementi che alla bonifica lavorassero imprese locali.
Ma ormai questa inadeguatezza di Cozzolino non stupisce più: stessa sorte alle ditte civitavecchiesi è toccata per il contentino pre-elettorale dell’asfaltatura di alcune strade: i famosi 2 milioni di euro, anziché essere divisi in più lotti corrispondenti alle varie zone della città, che avrebbero consentito di far lavorare più imprese, sono stati consegnati agli uffici di Città Metropolitana con l’indicazione di dividerli in soli due appalti da circa 730.000 euro ciascuno, da affidare con procedure negoziate alle quali – a quanto pare – non sono state invitate a partecipare imprese di Civitavecchia.
In un momento di crisi generalizzata come questo – conclude Grasso – Cozzolino dopo oltre 4 anni di amministrazione non è riuscito a dare una speranza di lavoro a ditte e manodopera locali neppure con il primo appalto di una certa consistenza del suo mandato”.