CIVITAVECCHA – Nuovi innesti e solito papocchio per l’organo direzionale della Fondazione Cariciv. La presidente e preside e “maestrina” ha tirato fuori dal cilindro Andrea Bargiacchi e Marco Fava che sono diventati ufficialmente i nuovi membri dell’organo di indirizzo dell’ente di origine bancaria. L’elezione è avvenuta ieri mattina (aumma aumma) dopo che il consorzio universitario Città di Civitavecchia ed i comuni del comprensorio avevano proposto i nomi dei due professionisti locali.
Le due nomine erano necessarie dopo che Bruno Ricci, proposto dall’ex sindaco di Santa Marinella Bacheca, si era dimesso per candidarsi a sindaco e perché l’avvocato Luca Marconi, proposto dal consorzio universitario dell’allora presidente Cacciaglia, si è dovuto dimettere per entrare nel cda.
Per quanto riguarda i profili dei nuovi entrati: Fava è un commercialista molto conosciuto a Santa Marinella che lavora da molti anni in tutto il comprensorio.
E’ anche in regime di incompatibilità visto che è nel collegio dei revisori della Multiservizi di Santa Marinella.
Bargiacchi invece è un consulente finanziario e imprenditore di Tolfa, già presidente dell’università agraria del paese collinare.
I due nuovi membri sono stati eletti quasi all’unanimità dell’organo di indirizzo.
Si è astenuto l’avvocato D’Amico perché, a suo dire, ha collaborato anni con il commercialista di Santa Marinella e quindi ha preferito non votare,
Cotanta corretta ce la saremmo aspettata anche rispondendo alle domande del perché suo figlio lavori ancora alla Fondazione.
Perché non si è astenuto dal prendere l’incarico legale e rappresentare la Fondazione sulla truffa LP Suisse nonostante ci siano amici e parenti coinvolti.
Insomma la Sarracco ha messo in fila i primi due fallimenti del suo mandato. Il primo è la scuola (dove tutto tace ma niente funziona). Il secondo è questo delle nomine. Hanno preferito un commercialista amico del D’Amico incompatibile che un ex generale dei Carabinieri come Rotondi o uno specialista, ma rompiscatole, come Fabio Angeloni.
Nessuno intanto dice, alla cittadinanza, che saranno distribuiti sul territorio solamente 60 mila euro. Centesimo più, centesimo meno, dello stipendio che pagano a quell’inutile figura del direttore generale che risponde al nome di Passerini.
Tutto l’organo di indirizzo andrà comunque a scadenza il prossimo anno quando verrà data nuovamente voce ai soci dell’ente per la nomina dei nuovi organi.
Ovviamente c’è democrazia solo sulla carta. Già perché i soci sono nominati. Ci dispiace che la Sarracco che pur avendo militato in partiti di centrodestra si è subito adeguata ai modi di fare dei suoi ex sinistri predecessori.