Fuga di massa dal partito azzurro. La politica dei “Tajani Boys” è talmente assurda da far allontanare, fino a perdere, storiche figure del partito
VITERBO – Lega Lazio, ossia il partito più forte della provincia di Viterbo. Ieri il senatore Umberto Fusco ha annunciato l’arrivo di un altro storico personaggio proveniente dalle fila di Forza Italia, Consalvo Dolci.
Umberto Fusco l’ha fatto con un comunicato striminzito, come suo stile. Poche parole, duro lavoro e pedalare. Dietro l’annuncio dell’arrivo di Consalvo Dolci, però, c’è un dramma politico in corso senza precedenti, l’emorragia ormai inarrestabile dal Forza Italia.
I mal di pancia erano tanti e andavano avanti da troppi anni. L’elezione a senatore di “Re Pippetto” ossia Francesco Battistoni non ha fatto altro che aggravarne la crisi. Nei giorni scorsi, il tentativo mal celato di far passare in Forza Italia il sindaco comunista Maurizio Lacchini ha accelerato la grande fuga. Non solo Forza Italia ha perso una bandiera come Consalvo Dolci ma addirittura l’ha spinto nelle braccia aperte di Umberto Fusco.
Inutile elencare i tanti personaggi scappati da un partito nel quale non si riconoscono più. A Viterbo la migrazione non è finita così come nel resto della provincia. Forza Italia ridotta al lumicino e costretta a pescare “adepti” tra gli scontenti del Partito Democratico.
L’ultima delle crociate “azzurre” ha poi dell’incredibile e cioè la fermata dell’alta velocità ad Orte quando migliaia di pendolari sono costretti all’addiaccio ad aspettare treni regionali perennemente in ritardo, sovraffolati, caldi d’estate e freddi d’inverno. Chissà chi è quel personaggio o quei personaggi che stanno spingendo per andare a Milano velocemente e che pretendono la fermata dell’alta velocità ad Orte.
Tanto interesse per una manciata di passeggeri quando invece il primo problema da risolvere sono i parcheggi della stazione e il potenziamento delle corse come è riuscita ad ottenere, già da anni, la vicina Civitavecchia.
Gli eroi delle battaglie perse non piacciono più alla gente comune. Le battaglie per i privilegi ancora meno. Avere la TAV ad Orte è un privilegio costoso ed inutile che non serve a nessuno. Se funzionassero i treni regionali in meno di mezz’ora si raggiungerebbe Roma e ogni ora partono i Freccia Rossa per tutte le direzioni.
Forza Italia non azzecca più un’iniziativa per i cittadini italiani e il “becchino Tajani“, come ama definirlo Vittorio Feltri, riuscirà a seppellirne ciò che ne è rimasto.