Fiamme alte nel cielo nero, poi il caratteristico odore del cherosene sparso nell’aria. L’incubo di un nuovo disastro ambientale a Maccarese come quello di qualche anno fa, con strage di animali e inquinamento della vegetazione. E anche in questo caso a provocare la fuoriuscita di liquido infiammabile dall’oleodotto che rifornisce l’aeroporto di Fiumicino è stato un furto. Nella tarda serata di sabato un incendio di vaste dimensioni è scoppiato quasi all’uscita dell’autostrada Roma-Civitavecchia. Sul posto sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco insieme con polizia e carabinieri. Chiusa una carreggiata dell’autostrada Roma-Fiumicino.
Il precedente nel febbraio di due anni fa
Le condotte, che seguono la rotta Civitavecchia-Pantano per rifornire lo scalo Leonardo da Vinci di benzina avio (Avgas), il combustile per aeromobili, sono state subito chiuse ma le fiamme hanno bruciato il residuo rimasto nel tubo interessato dall’assalto di ignoti predoni che hanno cercato di spillare un quantitativo di liquido. Non è chiaro se la loro impresa sia riuscita, ma i ladri avrebbero anche provocato danni al sistema di controllo dell’impianto.
Il traffico nella zona è stato interrotto per motivi di sicurezza. Le forze dell’ordine hanno effettuato un sopralluogo per ricostruire la vicenda insieme con i pompieri del comando provinciale di via Genova che hanno messo in sicurezza l’area e l’oleodotto per impedire che l’incendio potesse propagarsi. Il 5 febbraio di due anni fa un episodio analogo, con un devastante incendio, seguito da danni all’ambiente. Inquinati con 30 tonnellate di cherosene il fiume Arrone e il canale Tre Cannelle.