Viterbo- Aucs e Arci interrompono la collaborazione con il cinema Trento per colpa di Casapound

 

L’Associazione Universitaria per la Cooperazione e lo Sviluppo onlus, promotrice della rassegna cinematografica “Immagini dal Sud del Mondo”, congiuntamente al Comitato Provinciale dell’Arci di Viterbo, si pronuncia riguardo alla proiezione del film Red Land (Rosso Istria) di Maximiliano Hernando Bruno, avvenuta giovedì 29 novembre 2018 presso il Cinema Trento di Viterbo, proiezione sostenuta e promossa da CasaPound Italia, Viterbo.

In merito alla questione, l’associazione AUCS Onlus e l’Arci di Viterbo, che da diversi anni hanno un consolidato e proficuo rapporto di collaborazione con il cinema, non possono che prendere le distanze rispetto alla decisione di ospitare e dare spazio ad un’associazione di stampo neofascista. Riteniamo infatti che la nostra programmazione e la nostra proposta culturale, costruita nel rispetto e nella promozione di principi costituzionali, democratici e antifascisti, non possano coesistere con una proposta a nostro avviso lontana da questi ultimi, né possiamo rimanere indifferenti di fronte alla sempre maggiore concessione di luoghi pubblici e privati ad associazioni riconducibili al neofascismo.

AUCS onlus, con grande rammarico, ha deciso alla luce dei fatti avvenuti e delle considerazioni appena espresse, di dover interrompere il rapporto con il Cinema Trento. La decisione di lasciare la sala che ha ospitato la rassegna per tantissime edizioni, è una scelta dura e combattuta che però si rende necessaria in particolar modo in questo momento storico in cui sempre più spesso viene meno la capacità di critica e di contrasto al crescente e preoccupante ritorno delle nuove destre estremiste.

 

Questa la nota mandata agli organi di stampa dalle due associazioni, che hanno tra le loro mission l’educazione allo sviluppo e all’interculturalità  con un programma educativo e formativo, che ha come scopo quello di favorire lo sviluppo di una coscienza critica, di riformulare la relazione con l’altro, attraverso il confronto, l’ascolto e il rispetto del panorama multiculturale.

E per fortuna! Aggiungiamo noi.