A Sutri clima politico infuocato. E nuove minacce. Che Vittorio Sgarbi, sindaco dallo scorso giugno, denuncerà lunedì in Procura.
“A me – dice Sgarbi – le intimidazioni fanno ridere.
‘Mai più’: balbettano i Ridolini di Sutri.
Ho ricevuto ormai innumerevoli minacce telefoniche e lettere anonime che hanno allertato le forze dell’ordine, in contatto continuo con me per valutare le fonti e il rischio di quelle minacce.
Quanto alle “famiglie” che si inventano partiti, inesistenti in consiglio comunale e che non si sono presentati alle elezioni,infiltrandosi nella mia lista per essere eletti, oggi si manifestano come un sedicente movimento popolare senza rappresentanza, e senza speranza.
Sono semplicemente rinnegati e traditori, che non hanno dignità di partiti e di idee, e mossi solo da interessi privati.
Vennero a trattare posti con me per essere eletti o per fare eleggere persone a loro vicine. Sono il minaccioso e caprino Vettori, e l’inconsolabile ex sindaco C(h)ianti, di cui nulla si ricorda se non il vano tentativo di nuove, inutili lottizzazioni nell’ area nell’area di San Benedetto.
Come il progetto/furto della “riqualificazione” di piazza Bamberg, tanto caro all’ inutile Vettori.
Per loro Petrarca,Ariosto, Croce, Sciascia Tortora, Borsellino, sono solo lapidi da sbattergli in testa. Ignoranti. Vergogna!
A dare la strada a Borsellino c’era anche il procuratore capo di Viterbo, Auriemma.
Qualche settimana prima mi aveva sentito sulle vicende politiche di Sutri. E mi aveva chiesto delle infiltrazioni mafiose nella politica di Sutri, delle Famiglie. Mi ero riservato di rispondere.
Oggi posso dire che, per metodi, l’intimidazione, l’ignoranza, il “Movimento popolare” è una espressione di mentalità familistica e mafiosa, che si era infiltrata in “Rinascimento”, per esprimere suoi interessati e servili rappresentanti in Consiglio comunale.
Lunedì – conclude – denuncerò al comando dei Carabinieri e alla procura questa falsa realtà politica a Sutri, espressione di Famiglie”