Riunione con le sigle sindacali alla presenza della segretaria Macii e del nuovo, quanto ambiguo, portavoce Marcello Biondi. Ritirato il bando sull’amministratore unico e pubblicato oggi uno nuovo. Barbieri ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione del presidente
CIVITAVECCHIA – Nel tardo pomeriggio di oggi, il nuovo addetto stampa, nonché portavoce dello “sciatore butterato” alias Francesco Maria Di Majo, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, ha diramato uno scarno comunicato stampa dove faceva emergere con chiarezza che, sulla vicenda PAS, va tutto bene “madama la marchesa”.
Noi non l’abbiamo ricevuto ma letto nel sito dei colleghi di TRC (leggi).
Le sigle sindacali che tutelano gli interessi (o così dovrebbero) dei dipendenti della PAS, avevano chiesto un incontro con il socio unico, cioè l’Authority, per avere spiegazioni sulla mancata approvazione del POA 2018 e sulle insistenti voci di una messa in liquidazione della società in house.
La prima cosa che gli esponenti sindacali hanno notato, la mancata convocazione del direttore tecnico nonché amministratore unico della PAS in pectore e cioè Vincenzo Conte.
Per lui è pronta la lettera di ben servito dal primo gennaio ma, il suo ruolo ancora in essere, faceva pensare perlomeno ad una sua silente presenza. Niente. Fuori! Ai voglia adesso a giustificare che non serviva la sua presenza (Sic!).
La segretaria Macii ha dimostrato di essere ancora una volta molto loquace; ha illustrato un piano strampalato sul salvataggio della PAS. Ha sparato tante di quelle “minchiate” da far pensare che a parlare fosse in alcuni momenti un cronista del “Vernacoliere”.
Ha promesso, hanno promesso e programmato tagli ai costi. Per prima cosa rinunceranno a tutte le consulenze che Di Majo aveva preteso. Rinunceranno alll’amministratore unico e forse dell’amministratore tecnico e forse ad uno dei due ex poliziotti ormai prossimo alla pensione.
Taglieranno anche il costo dell’affitto e faranno traslocare la PAS in qualche scantinato dell’AdSP. Insomma tagli a go-go così come le cazzate sparate a raffica sia dalla Macii che da Di Majo.
Sul POA 2018 non ha detto, non hanno detto, quando e soprattutto chi metterà la firma sul pezzo di carta che sarà portato dritto dritto alla Corte dei Conti.
Sul POA 2019 ha continuato, hanno continuato a mettere in bocca autorizzazioni ottenute dal Comitato di Gestione che aveva precisato, ma evidentemente non hanno letto, che la disponibilità al dialogo non significa aver autorizzato alcunché.
Sul taglio degli affitti possiamo capire l’ignoranza del Biondi o la poca dimestichezza dei sindacalisti ma lui, l’avvocato Di Majo, che spara una sciocchezza del genere proprio non ce lo aspettavamo.
Una società in house che convive con il socio unico è vietato per legge. Evidentemente violarla sistematicamente, la legge, come fa Di Majo, è sintomo di sentirsela calda e di poterlo fare senza troppi scrupoli sapendo di uscirne impunito.
Nel frattempo, questa sì che è una buona notizia. Si sono accorti di aver fatto l’ennesima stupidaggine amministrativa e il presidente ha fatto ritirare il bando per la nomina del nuovo amministratore unico. LEGGI
Comunque la seduta di oggi è stata tutta registrata e vediamo se avranno il coraggio di pubblicarla così come l’hanno vissuto questo incontro.
Proprio mentre finiva l’incontro, sul sito dell’Autorità veniva ripubblicato il bando. ECCOLO
Questo però non lo salverà di certo dal processo. Infatti, proprio stamattina, l’avvocato Daniele Barbieri ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione e quindi della cosa se ne discuterà davanti al giudice per le udienze preliminari non appena sarà fissata la data.
Poi c’è la parentesi del Biondi. Il nuovo comunicatore dell’Autorità Portuale si è messo subito in mostra per dimestichezza nelle pubbliche relazione. Ha invitato giornalisti a parlare singolarmente con lui e il presidente. Gli ha offerto (forse) lauti pranzi e chissà cos’altro può avergli chiesto. Non lo sappiamo e non lo vogliamo sapere.
Quello che ci interessa e quello che devono farci vedere nell’amministrazione trasparente è il contratto di questo signore che è andato a ricoprire un ruolo che, nella pianta organica, è saturo. Inevitabile la segnalazione alla Corte dei Conti per danno erariale anche in questo caso.
Pagare questo pseudo collega (già, perché i colleghi veri non autorizzano comunicati non rispondenti al vero) per l’ente è pagare due volte un responsabile della comunicazione.
Per non farsi mancare niente, il presidente Francesco Maria Di Majo, preso dal raptus di magnificenza e immortalità, ha inviato una Pec ai vertici di Port Mobility dove annuncia la revoca della concessione e li diffida a ritirare immediatamente la gara per il navettamento.
Sabato mattina ci sarà la conferenza stampa che trasmetteremo la diretta. Non perdetela perché ne sentirete delle belle su questi “fenomeni” del porto.
Per il momento, ma solo per il momento è tutto.