L’imprenditore Edgardo Azzopardi preoccupato per il futuro della società, e non solo, dopo la lettera con la quale l’Adsp ha comunicato l’avvio della procedura di revoca del servizio di navettamento crocieristico. “Ci tuteleremo a tutti i livelli. Non ho mai licenziato nessuno, spero di non iniziare adesso a causa di un disegno inspiegabile che ha creato ‘il porto dei contenziosi’”. “Aspetto un segnale dai portuali e dalla politica”
CIVITAVECCHIA – “Tuteleremo questa società a tutti i livelli: se sarò costretto a licenziare, vorrò vedere dove sarà la politica e dove sarà la comunità portuale. Da un anno a questa parte, da quando abbiamo acquistato le quote dell’Adsp pari al 19% è in atto un’azione demolitoria con aspetti vessatori contro di noi”.
È un Edgardo Azzopardi deluso, amareggiato e preoccupato quello che questa mattina, a tre giorni dal Natale, ha convocato una conferenza stampa urgente.
Ecco il video integrale delle dichiarazioni del presidente di Port Mobility, Edgardo Azzopardi, molto gravi che ben descrivono l’azione messa in atto dal presidente Di Majo.
e che per lunedì mattina, 24 dicembre, ha chiamato a raccolta sindacati ed assemblea dei soci per denunciare l’attuale stato di crisi ed i probabili rischidi tenuta per la Port Mobility. E questo all’indomani della lettera con la quale, mercoledì scorso, l’Autorità di Sistema portuale ha comunicato l’avvio delle procedura di revoca del servizio di navettamento crocieristico “che la società – ha spiegato il suo manager Azzopardi – svolge dal 2005, da quando è stata costituita, prima attraverso Royal Bus e poi con altri operatori turistici, e che rappresenta il 20% del nostro fatturato”.
I vertici di Molo Vespucci avrebbero indicato una serie di criticità ed inadeguatezze nel servizio, confermando che anche Rct (Roma Cruise Terminal), società che gestisce il terminal crocieristico, avrebbe messo nero su bianco le proprie rimostranze. “In realtà ho immediatamente chiamato John Portelli di Rct – ha aggiunto Azzopardi – che mi avrebbe smentito di aver mai scritto qualcosa di simile. Semmai ha chiesto soltanto chiarimenti a Molo Vespucci sul bando europeo per l’affidamento del servizio che noi abbiamo bandito ma che l’Authority vorrebbe farci ritirare per farlo poi lei stessa”. Al momento Port Mobility, considerata la diffida contenuta nella stessa lettera inviata mercoledì scorso, ha deciso di sospendere la procedura i cui termini sarebbero scaduti il 9 gennaio, in attesa di chiarire la questione con l’Adsp. La società ha 15 giorni per presentare la controdeduzioni (entro il 3 gennaio) ma ha già chiesto una proroga, firmata dal professor Catricalà, per posticipare i termini, considerato il particolare periodo di festività. “Non sarà certo un Natale sereno per noi – ha sottolineato Azzopardi – mi chiedo il perché di questa scelta, si sarebbe potuto attendere anche l’anno nuovo, se proprio questa era la strada da seguire”. Il manager ricorda poi come a preoccupare sia anche la questione largo della Pace, dove la società svolge un servizio di info mobilità, con una rete di imprese interessata all’area e con una richiesta di concessione della stessa area presentata da Port mobility due mesi fa e rimasta ancora senza risposta. Ed il 31 gennaio scade l’ultima proroga concessa dall’Adsp. “Lì lavorano venti dipendenti – ha aggiunto – altri 4/5 saremo costretti a licenziarli nel caso in cui venisse davvero revocato il servizio di navettamento crocieristico. E se non possiamo svolgere questo, sarà in discussione anche quello per le Autostrade del Mare?”.
Il futuro della società non sembra essere sereno. Così come quello di altre realtà portuali, come la Port Utilities, recentemente destinataria di una lettera simile, e la Pas. “Questo sembra ormai il porto dei contenziosi” ha detto Azzopardi non nascondendo dubbi e perplessità su quanto sta avvenendo all’interno dello scalo da qualche tempo a questa parte. “Sembra esserci una strategia contro le società di interesse generale – ha aggiunto – c’è un attacco mirato contro queste realtà. C’è un pregiudizio dietro l’attività del presidente di Majo? Sembra essere arrivato qui per ripristinare la moralità e la legalità, come se fossimo tutti delinquenti. Eppure da parte nostra c’è sempre stato rispetto e collaborazione, lavorando con efficienza ed efficacia. Ma oggi questa situazione rischia di diventare drammatica”. Nonostante questo, però, Port Mobility il 27 dicembre presenterà ai vertici di Molo Vespucci il suo piano quinquennale, anche se non è riuscita a condividerlo e a confrontarsi con la stessa Adsp.