Konigin II a Civitavecchia: da Fiamma Nera del Duce a vessillo della legalità ha ritrovato finalmente la vetrina e il pubblico (non solo nostalgico) che merita
La Konigin II acquistata nel 1931 dal gerarca Alessandro Parisi Nobile, grande amico di Benito Mussolini, che lo rinominò Fiamma Nera e sequestrata poi ad un imprenditore dopo i fatti di Mafia Capitale, è da giorni attraccata davanti a Forte Michelangelo.
Dai cantieri tedeschi Abeking & Rasmussen a Mafia Capitale. Nel mezzo oltre un Secolo di storia e leggenda. E’ la “Fiamma Nera”, l’imbarcazione appartenuta a Benito Mussolini e ritrovata, a distanza di oltre 70 anni, nella disponibilità di un imprenditore ed oggi attraccata nel porto di Civitavecchia.
Il natante, fu affondato dopo l’8 settembre del ’43 nelle acque di Rapallo (in Liguria) per non farlo cadere nelle mani dei nazisti.
Tutti lo davano per scomparso ma, invece, fu sequestrato dalla Guardia di Finanza, assieme a beni per 28 milioni di euro, “dopo essere stati concessi in locazione alla cooperativa ‘Domus Caritatis’, legalmente rappresentata da Tiziano Zuccolo, nonché al consorzio di cooperative sociali ‘Eriches 29’ di Salvatore Buzzi, tra i principali indagati nella nota inchiesta Mafia Capitale”.
LA KONIGIN II – A spiccare fra i beni sequestrati appunto la barca del Duce, un due alberi varato per il Barone Von Dazur Hannover nel 1912 con il nome di “Konigin II”.
Nel 1935 il natante venne acquistato dal gerarca fascista Alessandro Parisi Nobile, grande amico di Mussolini, che la regalò al Duce ribattenzandolo “Fiamma Nera”.
La leggenda narra che a bordo dell’imbarcazione il Duce si incontrasse con Claretta Petacci, con l’Istituto Luce che immortalò Mussolini mentre passeggiava sull’imbarcazione.
AFFONDATA A RAPALLO – La nave, dopo essere stata usata per quasi un decennio per ospitare gli incontri fra il Duce e la Petacci, cadde in disgrazia dopo la Liberazione degli Alleati (8 settembre 1943) con l’armatore che decise di affondarla a largo di Rapallo per evitare che cadesse nella mani dei nazisti. Il natante rimase sui fondali del mar Ligure sino agli anni del dopoguerra, quando venne recuperta dal Conte Sereni che la ribattezzò “Serenella”.
ESTRELLA DE GUARAJA – Una storia travagliata quella della “Konigin II” che nel 1956 passò nelle mani del Principe Cremisi, che la ribattezzò nuovamente chiamandola “Estrela de Guaruja”.
Ritornata poi ad essere la “Konigin II” nella sua storia più recente venne ormeggiata a Fiumicino per essere utilizzata come nave scuola del Circolo della Vela di Roma.
Nel 2002 prese parte alle Vele d’Epoca di Imperia e venne noleggiato dal Cts Ambiente per una campagna di monitoraggio delfini nel Mare Tirreno. Sino all’ultimo restauro (2006-2010).