CIVITAVECCHIA – Un invito ai candidati sindaco di inserire nel loro programma elettorale l’impegno, se eletti, di promuovere una commissione comunale di inchiesta sulla questione crematorio, commissione eventualmente aperta anche a un rappresentante per ogni comitato. Lo chiedono i comitati contro la realizzazione del forno “In nome del Popolo Inquinato”. “Civitavecchia C’è” e “Comitato Punton dei Rocchi”.
In una nota, i tre comitati ricordano che la raccolta firme contro le realizzazione del crematorio e per l’indizione di un referendum raggiunse un numero elevato di adesioni, segno dell’attenzione che la questione ha avuto e ha tutt’ora nell’opinione pubblica. “Da notizie giornalistiche – continua la nota – apprendiamo che il ritmo delle cremazioni si è ultimamente assettato a circa 200 al mese e sempre in tendenza ad aumentare (il consuntivo 2018 parlerebbe di 1300 cremazioni da aprile a dicembre). Nulla è dato sapere sugli interventi per estumulazioni o reperti ospedalieri. Il tutto contro una media di circa 80 cremazioni di residenti del comprensorio. Non si hanno ancora notizie dell’esposto-querela che è all’attenzione della Procura della Repubblica circa i sospetti di illeciti amministrativi e urbanistici ma è comunque corsa certa che i comitati non hanno abbandonato ne abbandoneranno la lotta”.