ROMA – “Il gruppo M5S alla Regione Lazio ha posto grande attenzione sulla delicata questione dell’appalto del servizio CUP alla regione Lazio.
Il servizio CUP è stato esternalizzato a società terze dallo stesso ente regionale. Con il passaggio alla nuova azienda risultata vincitrice dell’appalto i lavoratori rischiano ora la decurtazione dello stipendio o il licenziamento.” Così in una nota i consiglieri regionali M5s della Regione Lazio in vista dell’incontro in Prefettura con i sindacati, in corso in queste ore a Viterbo.
“I circa 2500 lavoratori, per l’80% composti da donne e membri appartenenti a categorie disagiate, sono giocoforza costretti a firmare contratti che li demansionano, con tagli dello stipendio fino a 300 euro e la minaccia della perdita del posto di lavoro qualora decidessero di non firmare”, ha dichiarato la consigliera del M5s Silvia Blasi. “Abbiamo fatto un esposto all’Agenzia Nazionale Anti Corruzione grazie al quale è stata aperta un’istruttoria.
Concludono i consiglieri del Movimento 5 Stelle: “Stiamo mettendo in campo tutte azioni atte ad affrontare questa vicenda e cercare di risolverla. In attesa di un riscontro, chiediamo comunque che la Giunta Zingaretti rispetti l’accordo firmato per la tutela dei diritti dei lavoratori del Cup e avvii un iter di reinternalizzazione dei servizi pubblici regionali in modo da eliminare una volta per tutte le criticità strutturali che creano precarietà e minano la qualità dei servizi essenziali”.