Il centrodestra, nonostante l’unità ritrovata, dal sondaggio, non ha alcuna speranza di andare al ballottaggio
CIVITAVECCHIA – Il sondaggio pubblicato da Piepoli riporta il sorriso nella galassia di sinistra della Città di Traiano. Secondo l’importante istituto di sondaggi Piepoli, infatti, il centrodestra non è in grado, almeno ad oggi, di offrire garanzie ai propri elettori.
Questo dato, di conseguenza, ha in qualche modo ridato fiato ad un movimento, quello dei Cinque Stelle, e a quel mucchio selvaggio di macerie del centrosinistra composto da frattaglie del PD, schegge di Potere al Popolo, ex Leu che su Civitavecchia sembravano destinati a finire in una teca allestita al Museo Civico.
La disputa sul candidato a sindaco nel centrodestra, anche se la quadra sembra essere stata comunque raggiunta con l’accordo di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia (oltre al via libera concesso da Andrea D’Angelo) sul nome di Enrico Zappacosta, interessa, a quanto pare, solo i vertici dei vari movimenti politici e non il mondo reale di una città sorniona pronta a premiare, incredibilmente, il lavoro di Antonio Cozzolino e dei suoi sodali.
Nel “mondo” pentastellato gli occhi sono puntati sulla vice sindaco Daniela Lucernoni. Il tentativo del portavoce del sindaco Cozzolino, Andrea Palmieri, non sembra aver trovato il gradimento dei vertici del suo stesso movimento (gelosi e qualcuno anche invidioso) che si sono detti pronti a boicottare una sua eventuale ascesa “manovrando” e agendo sulla indecriptabile piattaforma Rousseau.
Lei, dunque, l’infermiera del San Paolo, la sempre più raggiante e ondeggiante Lucernoni, si contenderà all’ultimo voto la poltrona da sindaco con il candidato sindaco di Enrico Luciani, Carlo Tarantino, che ha trovato il gradimento e l’appoggio di tutto il centrosinistra, a cominciare da quello imprescindibile di Pietro Tidei.
Carlo Tarantino ci crede e per questo ha lanciato il guanto di sfida rilasciando struggenti dichiarazioni d’amore verso la sua città e i suoi futuri elettori:
“Credo che in un contesto locale caratterizzato da un drammatico disagio economico – le parole di Tarantino – da una esasperata conflittualità e da un diffuso e mortificante buio culturale sia necessario un impegno fattivo da parte dei singoli, delle associazioni e delle forze politiche finalizzato a ricreare un clima di collaborazione, di solidarietà sociale e di fiducia nelle istituzioni, indispensabile per la realizzazione di qualsiasi progetto che possa riqualificare la nostra comunità. L’idea di poter aver un ruolo significativo in questo percorso, in una coalizione di centro-sinistra alla quale appartengo da sempre per origine, per formazione, per valori e per scelta rappresenta per me motivo di orgoglio e di stimolo, corroborato dai numerosi incoraggiamenti e dalle attestazioni di stima ricevuti in questi giorni da tanti cittadini, anche indipendentemente dal loro orientamento politico”.
E il centrodestra?
Il centrodestra sarà per l’ennesima volta spettatore in questa contesa. Così appare nelle fredde pagine di sintesi del sondaggio commissionato a Piepoli.
Centrodestra e Lega protagonista in tutta Italia ma qui a Civitavecchia sembrerebbe proprio di no.
I vecchi danno la colpa agli attuali dirigenti dei vari movimenti. Secondo loro sono pochi quelli che provengono da una cultura di centrodestra, quella vera.
La maggior parte sono “trovatelli” che hanno tentato fortuna un po’ in tutti i partiti e che oggi giocano una partita a perdere. L’ennesima. Nel caos di questo ultimo quinquennio d’opposizione al sindaco Antonio Cozzolino sono comparsi improvvisamente personaggi che con la destra non hanno mai avuto niente a che vedere.
Questa situazione di stallo ha creato una spaccatura che al momento sembra insanabile e che non porterà da nessuna parte.
Il polpettone, seppur ben condito, composto da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia si pronuncerà sul nome del candidato sindaco dopo il 19 gennaio. Termine ultimo che si sono dati per cercare di convincere il popolo delle civiche che ha simpatie per il centrodestra di sposare il progetto. Come andrà a finire è difficile immaginarlo ma, se davvero non si vuol finire dalla padella alla brace e cioè lasciare ad una infermiera le sorti di una città di 60mila abitanti (con tutto il rispetto per gli infermieri) e al solito medico politicizzato, lobbista e magari anche massone, allora la strada intrapresa sembra essere quella giusta.
Sondaggio Piepoli Civitavecchia