Il consigliere della Svolta critica l’iniziativa del Pincio che sarebbe ormai in dirittura d’arrivo, evidenziando criticità, dubbi e problemi per le categorie interessate
CIVITAVECCHIA – “È già da parecchio tempo che sentiamo parlare degli apecalesse e di come la questione sia estremamente complicata e intricata. A distanza di anni sembrerebbe che questo nuovo servizio sia in dirittura d’arrivo, peccato che ancora una volta si agirà nell’assoluta incompetenza”.
Il consigliere comunale di minoranza de La Svolta Daniele Perello si scaglia contro l’amministrazione comunale e il nuovo servizio turistico che verrà fornito direttamente fuori dal porto a partire dalla prossima stagione.
“Il punto è questo: i cinque stelle hanno deciso di indire un bando per permettere agli apecalesse di svolgere giri turistici per i croceristi che arrivano in città.
Questo servizio – ha spiegato – nascerebbe come servizio di linea, ossia dovrebbe seguire delle rotte prestabilite e non su richiesta del cliente stesso.
Prima considerazione: il servizio sarebbe potuto essere svolto direttamente dal Comune, anche solamente affittando i mezzi a terzi e favorendone in questo modo un entrata nelle proprie casse, cosi come avviene per i servizi di linea.
Al contrario, invece, gli introiti che potrebbero essere generati da questa offerta turistica avranno poco o nulla che fare con il bilancio del comune, poiché l’amministrazione si occuperà solamente di indire il bando.
Chi si occuperà quindi di questo servizio?
E chi controllerà che questi mezzi si attengano a svolgere solamente giri di linea e a non fare tour si richiesta? Non vuole essere un processo alle intenzioni, ma siamo abituati a vedere tanto abusivismo in città, a partire dagli ncc, e tutto questo fa pensare che per gli apecalesse potrebbe nascere la stessa problematica. La seconda valutazione riguarda quella che sarà la collocazione dei mezzi.
Da quanto appreso questi stazioneranno a Largo della Pace, dove sono già stati creati 11 stalli. Mi domando allora, come verranno immatricolati questi mezzi?
Se venissero immatricolati come Ncc in che modo si giustificherebbe la loro presenza in quel luogo?
Ancora una volta le risposte fornite da D’Antò e Cozzolino non sono ben chiare e definite – ha aggiunto – e credo che su questo argomento ci sia molta confusione. Si pensa alla creazione di un nuovo servizio e non si pensa a gestire bene quelli che già si hanno. Non si pensa ai taxi, che da tempo che chiedono licenze stagionali e che da tempo sono in cerca un collocamento nell’hub portuale.
Non si pensa a gestire quello che è l’abusivismo e a tutelare così – ha concluso Perello – tutte quelle persone che lavorano onestamente di fronte a queste grandi difficoltà”.