Viterbo – “Anche l’Europa bacchetta l’operato del Presidente Zingaretti.
La Commissione Europea ha chiesto all’Italia chiarimenti sui motivi per i quali la Regione Lazio non abbia ancora affrontato efficacemente la problematica della presenza di arsenico e fluoruri nell’acqua erogata in 16 zone di approvvigionamento della Provincia di Viterbo.
È evidente, quindi, il fallimento della gestione della Regione Lazio che continua ad ignorare gli appelli dei Sindaci, e della governance della Talete che ancora oggi, non ha individuato quale strategia proporre ai cittadini per garantire la potabilità delle acque.
La messa in mora all’Italia ed alla Regione Lazio risale all’anno 2014, quando Zingaretti già presiedeva la Pisana.
Non è più tollerabile una gestione delle acque pubbliche che non garantisca il diritto alla salute dei nostri concittadini – afferma il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Giampieri – e non possiamo accettare che la Talete proponga aumenti della tariffa idrica a danno dei cittadini senza previamente realizzare una strategia operativa che affronti e risolva il problema arsenico.
Pur non condividendo l’operato di quest’ Europa, che agisce come censore senza offrire alcuna forma di sostegno ad un problema serio quale quello della salute pubblica, non possiamo sottolineare la gravità del procedimento di infrazione avviato nei confronti dell’Italia che rischia di comportare ulteriori sanzioni che pagheranno ancora una volta i cittadini.
È molto grave che la Regione Lazio si nasconda e non si assuma le proprie responsabilità scaricando sulla nostra provincia, sui suoi sindaci e sui suoi cittadini oneri e conseguenze della non potabilità delle acque.
Pretendiamo che Zingaretti e la sinistra che governa la Talete ci spieghino come intendono affrontare questo problema, senza se e senza ma.”
Fratelli d’Italia Viterbo