I familiari su Facebook lasciano intendere che la sua fine non sia stata accidentale. Il fratello: “Il mio cuore si è spento con te” mentre la cugina: “È morta per amore”
RONCIGLIONE – I familiari di Maria Sestina Arcuri hanno acconsentito ai medici di Belcolle di espiantarle gli organi. Un ultimo gesto di amore in un momento di grande dolore e sofferenza.
Maria Sestina Arcuri, 25 anni, è morta martedì all’ospedale Belcolle di Viterbo. Era arrivata in gravissime condizioni e in terapia intensiva con un largo ematoma cerebrale, dopo essere caduta dalle scale, così hanno raccontato al suo arrivo, nella casa della nonna del fidanzato.
La casa in questione è di proprietà della nonna di Andrea Landolfi, il fidanzato, dove la coppia era solita trascorrere i fine settimana.
La tragedia è avvenuta nella notte tra domenica e lunedì. La giovane coppia aveva trascorso la serata in un pub cittadino. Stando al racconto e alla ricostruzione che quest’ultimo avrebbe fatto ai carabinieri, una volta rientrati nell’appartamento sarebbero caduti entrambi dai gradini che portano al secondo piano.
La casa, in effetti, è di quelle antiche del centro storico dove le scale per accedere al piano sono molto ripide.
Un incidente secondo Landolfi.
Maria Sestina, nonostante la botta fortissima ricevuta alla testa, si sarebbe comunque messa a letto.
I giramenti di testa e i forti dolori erano il preludio di quello che normalmente accade quando una persona subisce un forte trauma cranico e cioè avrebbe iniziato a perdere sangue dall’orecchio con forti conati di vomito.
Alle prime luci dell’alba la richiesta dell’intervento dei sanitari del 118.
A Belcolle la 25enne è stata sottoposta a un lungo e delicato intervento chirurgico alla testa per far diminuire la pressione al cervello causata dal vasto ematoma riscontrato in sede di diagnosi.
Nonostante i medici abbiano fatto il possibile per salvarle la vita il giorno successivo, cioè martedì, il cuore di Maria Sestina ha smesso di battere.
La Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio volontario a carico del compagno. Il fascicolo è stato assegnato al pm di turno Franco Pacifici.
Dopo aver preso cognizione dei primi elementi probatori, il magistrato avrebbe iscritto sul registro degli indagati il 30enne romano Andrea Landolfi Cudia.
Un atto formale e dovuto quello degli inquirenti che non possono escludere alcuna pista. Potrebbe aver raccontato la verità il fidanzato e cioè sono caduti dalle scale, oppure potrebbe averla spinta lui, anche involontariamente, nel corso di un litigio.
Sul corpo della 25enne, giovedì sera, è stata eseguita l’autopsia all’obitorio del cimitero San Lazzaro di Viterbo. Per i risultati bisognerà attendere almeno due mesi. Mentre l’appartamento del dramma è stato posto sotto sequestro, in attesa del sopralluogo dei Ris.
Oltre a Landolfi Cudia, i carabinieri hanno sentito anche la nonna 80enne del ragazzo e tutte le persone che hanno avuto contatti con la coppia prima del tragico episodio.
Questa mattina, nella chiesa di san Nicola di Bari a Nocara, i funerali di Maria Sestina. Tutto il paese di fermerà e si stringerà attorno al dolore della famiglia.